Giornalisti in rivolta

STATO DI DIRITTO

Sembra giunta l’ora della verità per la nostra democrazia. Alessandro Sallusti andrà in galera, oppure no? La Cassazione ha confermato la pena detentiva di un anno e due mesi per diffamazione aggravata.

Il nostro ordinamento giuridico prevede una serie di misure alternative al carcere, come l’affidamento in prova ai servizi sociali. Certo, misure eventualmente concesse su richiesta del condannato. Sembra che Sallusti voglia andare in carcere per affermare un principio di diritto. Il mondo dell’informazione italiano indignato con la Cassazione, sostiene le ragioni del direttore del quotidiano “Il Giornale”. Una sentenza contro Sallusti, contro la casta dei giornalisti, oppure una sentenza giusta. Viviamo in uno Stato di diritto e l’Italia ha firmato la convenzione europea dei diritti dell’uomo. Se quindi la magistratura italiana avesse effettivamente sbagliato, perché non ricorrere a Strasburgo. Un diritto di tutti, ma non di pochi eletti. La legge vale per tutti, direttori di giornale, insegnanti, umili operai. Solo così viviamo nella certezza del diritto. E´il diritto che disciplina i casi, non i casi il diritto.