Di primo impatto sembra il girone della serva, senza Nazionali di grandissima tradizione, senza vincitori di edizioni passate e senza particolari big match. Eppure questo gruppo C dei Mondiali ha dalla sua il fascino dell’incertezza e della sorpresa, quasi una nouvelle vague della Coppa del Mondo. La Colombia, infatti, è forse la novità più prorompente di questo quadriennio con individualità di livello, mentre la Costa d’Avorio è di certo la più competitiva africana su piazza. Non basta, però, per giudicarle nettamente superiori a Grecia e Giappone. Superfluo dire come la prima sia particolarmente abituata alle sorprese (l’Europeo 2004 rimane pietra miliare nella storia), mentre la compagine asiatica unisce quest’anno il rigore tattico di un tecnico italiano come Alberto Zaccheroni al tradizionale ritmo. Un mix, insomma, del tutto stimolante e il girone meno blasonato diventa, forse, quello più stuzzicante. Questo girone, inoltre, è l’unico con 4 differenti Continenti a incrociare i tacchetti e con 4 squadre che non hanno mai conosciuto, nella loro storia, la fase ad eliminazione diretta del Mondiale.
COLOMBIA. Sicuramente è la favorita del girone: non tanto per la storia, ma per le qualità. Noi italiani conosciamo benissimo la frecce acuminata di Cuadrado, esterno mirabolante in questa stagione a Firenze. A lui va aggiunto Falcao, cannoniere di razza di casa al Monaco ma scoppiato all’Atletico Madrid che, tuttavia, arriva in Brasile dopo una stagione difficile. Sempre dal club monegasco arriverà James Rodriguez, talento cristallino e prolifico. Noti dalla parti di Napoli, invece, i corridori di banda Zuniga e Armero.
COSTA D’AVORIO. La classe di Drogba è solo l’elefante su cui sale una squadra che sembra attrezzata per dire la sua senza paura di nessuno. Agli ordini dell’ex parmense Lamouchi si presenta una rosa con esperienza internazionale, buone capacità tattiche e la voglia di trovare un torneo mondiale da protagonista. Yaya Tourè, se vogliamo, è al momento la stella più splendente dato l’inevitabile tramonto imboccato a Istanbul da Drogba, anche se in una competizione così ristretta nel tempo questo significa davvero poco. La prima sfida con il Giappone, in programma il 14 giugno a Recife, potrà sicuramente indirizzare il cammino degli Elefanti.
GRECIA. Quadrata, piazzata, presente e rognosa da affrontare. Se la Grecia saprà mantenere intatte le sue storiche caratteristiche potrà dire la sua anche in questa manifestazione. Certo, la squadra non è più quella del trionfo in Portogallo nel 2004, ma rimangono alcuni pirati che conoscono mari difficili come Torosidis, Samaras o Mitroglou. Non è mai facile superare i figli del Partenone.
GIAPPONE. Arrivare al Mondiale da Campioni d’Asia ha certamente il suo peso, ma la presenza di Zaccheroni in panchina potrebbe addirittura valere qualcosa di più di un timoniere affidabile. L’obiettivo, infatti, è sicuramente quello di passare il turno in un girone che può permettere tutto o niente. La stella più brillante è probabilmente Honda, anche se al Milan ha entusiasmato più la sua conferenza stampa di presentazione che non le sue prestazioni in campo. Altro paio di maniche per Nagatomo che Milano, sponda nerazzurra, l’ha conquistata eccome. Occhi anche a Kagawa che al Manchester United non è più quello del Borussia ma ha tecnica a quintali.
Alan Conti
CALENDARIO
Mercoledì 14 giugno ore 18.00 COLOMBIA-GRECIA (Belo Horizonte)
Mercoledì 14 giugno ore 3.00 COSTA D’AVORIO-GIAPPONE (Recife)
Lunedì 19 giugno ore 18.00 COLOMBIA-COSTA D’AVORIO (Brasilia)
Lunedì 19 giugno ore 00.00 GIAPPONE-GRECIA (Cuiaba)
Sabato 24 giugno ore 22.00 GIAPPONE-COLOMBIA (Natal)
Sabato 24 giugno ore 22.00 GRECIA-COSTA D’AVORIO (Fortaleza)
IL NOSTRO PRONOSTICO:
Colombia 5, Giappone 5, Costa d’Avorio 4, Grecia 1
E il vostro?