Nulla di nuovo al concerto di Capodanno di Vienna

Siamo già al 2 gennaio 2015. Qualcuno è tornato al lavoro, ma la maggior parte è ancora in vacanza fino a dopo l’Epifania. Nonostante la poca neve in Alto Adige, il primo gennaio, grande giornata di Capodanno non dovrebbe essere stata così noiosa, almeno per i tanti appassionati di musica classica. Infatti, come di consueto i “Wiener Philharmoniker” hanno proposto il concerto di Capodanno con musiche prevalentemente della famiglia Strauss. Un concerto molto bello e per dirigerlo hanno chiamato un direttore d’Orchestra di grandi capacità e indiscussa fama internazionale, Zubin Metha. Già altri anni Metha aveva diretto il concerto di Capodanno, nel 1990, nel 1995, nel 1998 e anche nel 2007. Quindi nulla di nuovo da questo punto di vista. Meglio non rischiare. Infatti, se guardiamo la lista dei direttori d’Orchestra ingaggiati negli anni a dirigere il Concerto di Capodanno, è interessante un riproporsi di nomi.  Clemens Krauss 1939, 1941-1945, 1948-1954, Josef Krips 1946, 1947, Willi Boskovsky 1955 – 1979, Lorin Maazel 1980 – 1986, 1994, 1996, 1999, 2005, Herbert von Karajan 1987, Claudio Abbado 1988, 1991, Carlos Kleiber 1989, 1992, Riccardo Muti 1993, 1997, 2000, 2004, Nikolaus Harnoncourt 2001, 2003, Seiji Ozawa 2002, Mariss Jansons 2006, 2012, 2016, Georges Prêtre 2008, 2010, Daniel Barenboim  2009, 2014, Franz Welser-Möst  2011, 2013. Tutti professionisti grandiosi, molti dei quali non ci sono più. Tuttavia vien da chiedersi perché mai non si voglia fare il grande salto in avanti, tentando di dare l’opportunità a volti nuovi, come un Andrés Orozco-Estrada o Andrea Battistoni. Chi sa, forse troppo giovani e troppo inesperti? Non credo, molti giovani musicisti hanno dimostrato straordinarie capacità, ma pare che queste non bastino per salire sui podi più alti della musica e così quanto affermato da Archibald McIndoe non sembra così errato: “Le capacità sono okay, e il genio è splendido, ma le conoscenze giuste sono più preziose di entrambe le cose.”