“I sindaci non possono sottrarsi al Decreto Salvini”, così il Sindaco di Bolzano

Indipendentemente dal giudizio politico, la Legge sicurezza va applicata, sostiene e motiva il sindaco Renzo Caramaschi.
Non spetta ai sindaci entrare nel merito delle norme, ma farle rispettare a prescindere dalla loro condivisione ma meno che “non si voglia scardinare lo Stato di diritto della Repubblica italiana.” Questa in estrema sintesi l’opinione del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi che prende posizione sulla ”Legge sicurezza” comunemente ed erroneamente chiamata “Decreto sicurezza” o Decreto Salvini. Questa legge, ribadisce Caramaschi, va applicata dai sindaci, “non nella loro veste di responsabili della amministrazione comunale, ma come ufficiali di Governo, dovere al quale i sindaci non possono sottrarsi”. Altro è il giudizio politico condivisibile o meno, sostiene Caramaschi, ”così come ad altri toccherà eventualmente sollevare la questione di incostituzionalità del Decreto che dovrà essere vagliata dalla Suprema Corte”.
Caramaschi ricorda inoltre che molti richiedenti asilo vengono attualmente accolti nei centri emergenza freddo messi a disposizione dal Comune di Bolzano per garantire riparo notturno alle persone senza fissa dimora che trascorrono le notti dormendo all’aperto in città, nei centri di accoglienza gestiti dalla Provincia di Bolzano. Di qui la richiesta di un intervento del Commissario del Governo affinché i richiedenti asilo attualmente accolti nei centri per l’emergenza freddo vengano trasferiti nei centri di accoglienza di competenza.
Ironica la battuta finale  del Sindaco di Bolzano. Riferendosi ai “sindaci ribelli”, Caramaschi conclude affermando di attendere con una certa curiosità, “gli atti concreti paventati da alcuni sindaci che hanno dichiarato di voler invitare i responsabili degli Uffici Anagrafe a non procedere con l’applicazione del Decreto.”

In foto, Renzo Caramaschi, sindaco di Bolzano