Immagini degli Anni Settanta in “Merano tra una sorpresa e l’altra”

Gli Anni Settanta non sono del tutto dimenticati. Anche per chi non ha avuto modo di viverli direttamente, grazie alla memoria storica di testimoni che hanno fissato alcuni momenti decisivi di quei tempi, noi meno avanti con gli anni possiamo trarre insegnamenti importanti legati a quei momenti di svolta. Claudio Calabrese nel suo ultimo libro “Merano tra una sorpresa e l’altra”, dedica un intero capitolo a quegli anni durante i quali anche la piccola città del Passirio non resta immune dal terremoto epocale degli Anni Settanta. È l’epoca degli hippy, delle contestazioni e delle tensioni generazionali in cui le droghe rivestono un ruolo non indifferente. Da un punto di vista artistico questi anni si caratterizzano per un importante cambiamento, in particolare nel campo della musica. Calabrese ricorda i Pink Floyd. I Pooh e Bob Dylan. È anche il momento in cui le donne iniziano ad acquisire maggiore consapevolezza di se stesse. Anche il cinema propone film di grandissimo spessore, come l’Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, interpretato nel ruolo centrale dal leggendario attore Gian Maria Volonté e altri altrettanto impegnati dal punto di vista sociale. In riva al Passirio le manifestazioni politiche, tipiche per quell’epoca, non mancarono. Più che i partiti, a Merano erano i Sindacati a fare da traino, in particolare in occasione dello sciopero contro i licenziamenti alla Montecatini Edison di Sinigo e per la tenda sulla rampa dell’Azienda di Soggiorno. Si formarono i primi movimenti autonomi, vale a dire gruppi studenteschi delle scuole superiori, lontani dai partiti e dalle associazioni, con lo scopo di intervenire su tematiche di carattere politico e culturale. Il Comitato interstudentesco che si riuniva alla Cgil/Agb sotto i Portici– ricorda Calabrese – era frequentato da studenti sia dell’una che dell’altra parte. Sono anche gli anni in cui nascono le radio private libere, tra queste Radio Alpha, che aveva sede sotto i Portici al civico 105 e Radio Maia, che trasmetteva un tipo di musica in cui un’importante fetta del movimento giovanile si riconosceva. Non la solita musica commerciale del tempo, ma blues, rock, jazz, new wave e brani della tradizione popolare del Sud.
Il libro di Claudio Calabrese e gli anni 70 saranno protagonisti nelle prossime settimane di alcuni eventi pubblici in fase di definizione a Merano.  

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Foto, manifestazione di protesta davanti al Teatro Puccini di Merano nel 1978/c-Claudio Speltoni