Giovedì 5 agosto la rassegna di musica su strumenti storici ANTIQUA dà appuntamento alla Chiesa di S. Maria in Augia, nel quartiere Don Bosco, alle ore 20.30, con i musicisti dell’ensemble Capella Savaria diretta dal maestro concertatore Zsolt Kalló.
La riscoperta della musica antica s’accompagna ormai frequentemente anche all’interesse verso la produzione regionale, ovvero la musica scritta al di fuori delle rotte principali su cui hanno viaggiato compositori e partiture. Il fascino per la ricostruzione storica e “sonora” di un mondo musicale approda anche alla riscoperta delle tradizioni popolari, del folclore, della danza. Come in questo programma dal titolo Dances of nations and Hungarian dances, dedicato quasi interamente alle danze della tradizione ungherese, terra natale dell’orchestra diretta da Zsolt Kalló.
La musica popolare ungherese era già stata oggetto di attenzione in epoca romantica, in un momento in cui lo studio del folclore era strumentale all’affermazione dell’identità nazionale e le melodie popolari affascinavano particolarmente i compositori. L’esempio più famoso sono senz’altro le Danze Ungheresi di Johannes Brahms, nate dall’incontro con il violinista ungherese Ede Reményi ed uno stilo violinistico per così dire “gitano”, ma si trovano anche in Liszt nelle sue Rapsodie Ungheresi, e persino in un compositore a loro antecedente come Joseph Haydn nel suo Rondò all’Ungarese.
Solo nel Novecento però un vero studio e una raccolta della tradizione musicale magiara e dei territori limitrofi fu serio oggetto di studio, con i compositori Bartók e Kodály, che integrarono programmaticamente ritmi, forme e melodie della tradizione per farne la materia prima di un nuovo linguaggio musicale.
Una tradizione che quindi è già arrivata alle nostre orecchie attraverso la musica classica suonata nelle sale da concerto di tutto il mondo, ma che con Capella Savaria ascoltiamo tornando alla sua fonte. Dopo aver aperto con la trionfante Ouverture “Les nations anciens et modernes” di Telemann, siamo introdotti nel mondo delle danze ungheresi con le Suite di Márk Rózsavölgyi, detto il “padre della czárdás” (“ciarda” in italiano), e di Ignác Ruzicska, e le danze tratte dai manoscritti di Nagyszombat e Pozsony.
Capella Savaria è stato il primo ensemble su strumenti storici dell’Ungheria, nato nel 1981, provocando grande entusiasmo e sensazione nel mondo musicale ungherese. Gli strumentisti suonano strumenti originali dell’epoca o copie degli stessi, studiando con attenzione le prassi esecutive storiche. Dal 1999 è direttore artistico nonché violino concertatore Zsolt Kalló. L’ensemble ha al suo attivo più di 80 incisioni e concerti pressoché in tutta Europa, oltre che negli Stati Uniti e in Sudamerica.
La rassegna Antiqua proseguirà il 12 agosto con un concerto a Palazzo Mercantile che vedrà esibirsi nell’elegante salone tre giovani virtuosi del clavicembalo per un concerto dal titolo New Generation of Harpsichordist. Andrea Simone De Nicolò, Michalina Jakubiec e Francesca e Lucrezia Corelli si avvicenderanno al clavicembalo presentando alcuni grandi capolavori della letteratura per tastiera.
È possibile prenotare i propri posti ai concerti direttamente alle casse del Teatro Comunale oppure al numero 0471 053800, oppure prenotare online al sito www.ticket.bz.it e via mail a info@ticket.bz.it.
Per partecipare ai concerti è indispensabile avere con sé il Green Pass (o in alternativa un tampone negativo non più vecchio di 48 ore). Non saranno ammessi spettatori che ne siano sprovvisti.
Foto, Zsolt Kalló