“Senza mettere in discussione il Green Pass per tutto il personale del sistema istruzione abbiamo però forti dubbi sull’applicazione e sulla gestione dell’obbligo al test”, così la sindacalista della Funzione pubblica altoatesina Cgil/Agb, Ulli Bauhofer.
“Dai media – continua – abbiamo appreso che l’obbligatorietà, prevista dalle disposizioni nazionali, sarà recepita dalla Provincia senza modifiche. Il test rientra nelle misure sulla sicurezza del lavoro che il datore di lavoro dovrà attuare e per questo ci risulta del tutto incomprensibile il fatto che il costo dei test sia a carico del personale. A titolo esemplificativo: se si facessero tre test a settimana a 15 euro ciascuno, l’esborso in dieci mesi equivarrebbe ad uno stipendio medio mensile di 1.800 euro. Attualmente non abbiamo poi informazioni né sui luoghi di effettuazione dei test, né sulla quantità di test da eseguire a settimana. A poco tempo dall’inizio dell’anno scolastico la carenza di informazioni crea molta incertezza tra il personale che si rivolge a noi in cerca di chiarezza.”
Bauhofer sottolinea inoltre che la notizia trapelata su eventuali screening gratuiti per allieve ed allievi tra i 12 e 19 anni ci fa chiedere come mai questa possibilità non sia prevista anche per il personale. “Per questi motivi e per fare chiarezza su questa delicata tematica abbiamo chiesto un incontro urgente agli assessori competenti”, conclude in una nota la sindacalista.
Foto, Ulli Bauhofer