Bolzano ricorda la partigiana “Gina”

Alla presenza del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e dell’assessora comunale alla Cultura Chiara Rabini si è svolta stamane in occasione del centesimo anniversario della nascita di Filomena Dalla Palma, la partigiana “Gina”, una cerimonia con deposizione di fiori presso il Passaggio a lei intitolato in via Milano nel quartiere Don Bosco. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri anche la figlia di Filomena Dalla Palma, l’ex consigliera comunale Maria Teresa Tomada ed il consigliere comunale Primo Schoensberg, tra i promotori nel 2014 dell’intitolazione del Passaggio a questa importante figura della Resistenza italiana. Il Sindaco, nelle sue parole ha sottolineato in particolare lo stretto legame di Filomena con Bolzano, mentre la figlia Maria Teresa ne ha ricordato il profilo più umano, privato e personale della madre.
Filomena nel novembre 1944 fu vittima, come tutte le formazioni partigiane, del terribile rastrellamento tedesco sul Grappa. In seguito venne catturata, picchiata, torturata, seviziata, ma non cedette. Grazie all’interessamento di una contessa, che aveva un ruolo nella Resistenza, ma che era caduta in un tranello e aveva tradito Gina, consegnandola nelle mani dei suoi aguzzini, venne liberata dal principe Junio Valerio Borghese. Tornò in montagna e partecipò alla ricostruzione delle Brigate Partigiane, dove partecipò attivamente alle fasi finali della guerra di Liberazione. Si trasferì a Bolzano dopo la guerra, e come invalida di guerra fu assunta alla Lancia come archivista, dove maturerò la sua consuetudine alla documentazione storica. Si sposò nel 1948 con Giliante Tomada, operaio alla Lancia. Fece attività politica per il P.C.I. fino agli anni ’50. Nel 1949 nacque il figlio Luigi e nel 1956 la figlia Maria Teresa. Nei primi anni Sessanta, a causa di una ristrutturazione aziendale fu costretta dalla Lancia a dimettersi per evitare il licenziamento del marito. Morì dopo una lunga malattia il 17 luglio 2003.