UIL SCUOLA: “ASSURDO PERMETTERE DI INSEGNARE CON QUALSIASI DIPLOMA”

“La difesa della qualità didattica deve essere una priorità assoluta. Prioritaria pure sull’aspetto linguistico”. La Uil Scuola critica con forza la scelta della Provincia di Bolzano di ammettere all’insegnamento (tramite percorso abilitante) docenti che abbiano un qualsiasi tipo di diploma. Novità valida per le scuole in lingua tedesca e ladina. Un orientamento vidimato dalla giunta provinciale con una delibera discussa ed approvata il 31 agosto scorso (nel dettaglio è la numero 751).

“Quello che è accaduto – le parole del segretario regionale Marco Pugliese – è molto grave e come sindacato non ci è mai stato proposto né abbiamo mai dato parere favorevole. La qualità della nostra scuola passa anche dai titoli abilitanti. E’ assurdo che la parte italiana chieda una laurea con monte orario davvero impegnativo e un percorso serio mentre quella tedesca sostanzialmente si accontentI di un diploma qualsiasi”. La differenza, dunque, non è di lana caprina. “Assolutamente no. Il diploma magistrale, che tra l’altro è ancora in vigore pure nelle scuole superiori tedesche, ha un piano gentiliano molto marcato con pedagogia, sei ore di matematica, sei ore di latino, scienze, fisica e relativi esami. Siamo ad un parossismo evidente e non abbiamo mai fatto una riunione per discutere di questo. Mai.”. L’amministrazione lega il provvedimento alla difficoltà nel reperire il personale. “Che sgancino le competenze linguistiche allora. Non pedagogiche. Che logica è? È come chiedere a qualcuno di costruire una casa con un qualsiasi diploma purchè sappia il tedesco. È assurdo levare i requisiti di settore per difendere quegli idiomatici”.

Foto, Marco Pugliese