Bolzano. Invalidi civili, necessarie misure per migliorare la loro vita

I rappresentanti dell’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige) hanno incontrato il consigliere provinciale Helmuth Renzler per esaminare gli ostacoli legati alla vita quotidiana degli invalidi civili altoatesini e individuare possibili soluzioni.
Si è svolto un importante incontro all’interno del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano- riferisce Thomas Aichner, Presidente ANMIC Alto Adige dopo l’incontro.con il consigliere Helmuth Renzler.. Particolare attenzione è stata rivolta agli ostacoli la cui rimozione comporterebbe uno sgravio finanziario per le parti interessate.
I rappresentanti dell’ANMIC hanno proposto di realizzare un certificato medico univoco sia per fare domanda di invalidità civile sia per la domanda di assegno di cura, entrambi rilasciati prevalentemente dal medico di base con il risultato anche di far risparmiare al paziente 130 euro.
L’Associazione ha proposto inoltre soluzioni per garantire che l’assistenza raggiunga chi ne ha davvero bisogno.
Recentemente ci siamo trovati di fronte a un caso in cui un invalido civile, padre di tre figli, ha dovuto rinunciare al suo lavoro di insegnante a causa di una malattia. Di conseguenza, ha presentato domanda per la pensione di invalidità civile. Non trattandosi di una prima erogazione della suddetta pensione, egli ha dovuto dichiarare il reddito dell’anno precedente, che risultava superiore al limite di reddito stabilito dalla legge – dichiara Thomas Aichner. In sostanza, sebbene il padre attualmente non percepisca alcun reddito e di conseguenza abbia urgentemente bisogno della pensione mensile di 468,31 euro, egli non ne ha diritto. Per ovviare a tale problema è stato proposto che in questi casi si possa dichiarare anche il reddito dell’anno di riferimento, così come accade quando la pensione viene erogata per la prima volta.”
In occasione dell’incontro è stato affrontato anche il tema della cosiddetta “pensione integrata” di 700,18 euro al mese. Questa prestazione economica viene erogata agli invalidi assoluti maggiorenni (dai 18 ai 67 anni con un’invalidità civile del 100%) e viene anch’essa concessa a condizione che il richiedente non superi un determinato limite di reddito. In questo caso, si è dibattuto sul fatto che, al momento della richiesta di pensione integrata, il trattamento di fine rapporto (TFR) viene conteggiato come reddito. Un fatto che anche il Consigliere non condivide – Poiché per gli invalidi assoluti il TFR viene conteggiato come reddito con conseguente superamento del limite di reddito previsto, coloro che richiedono la pensione integrata rimangono quasi sempre a mani vuote – spiega Helmuth Renzler.
In collaborazione con il cons. Helmuth Renzler verranno adottate ulteriori misure volte a risolvere le problematiche emerse durante l’incontro come la questione riguardante le misure necessarie per migliorare attivamente la vita quotidiana degli oltre 46.000 invalidi civili altoatesini”, sottolinea infine il Consigliere.

Foto. In centro il consigliere Helmuth Renzler