Il candidato al Nobel a Cles

Un visitatore d’eccellenza alla mostra allestita nella sede centrale della Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo a Cles: il poeta Guido Oldani ha ammirato l’esposizione d’arte di ragazze e ragazzi di Casa “Sebastiano” accompagnato dal curatore Marcello Nebl insieme al presidente Silvio Mucchi, a Giovanni Coletti, presidente della Fondazione Trentina per l’Autismo e a Maurizio Gianordoli, presidente della cooperativa Autismo Trentino.

La mostra realizzata grazie alla collaborazione della Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo valorizza i talenti spesso nascosti di giovani con autismo che frequentano Casa “Sebastiano”, unico centro in Italia accreditato per la riabilitazione socio sanitaria di adolescenti e adulti con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico.

Il poeta Oldani è presente nell’esposizione con delle frasi donate alla Fondazione Trentina per l’Autismo: SIAMO IL MOLTO, HO L’ESSERE, PARLO IL SILENZIO, TU?, SIAMO L’ALTRA STRADA, UNA FERRARI NEL SENTIERO, ACQUA IN SALITA ecc…

Brevissime frasi esclamative che vogliono esplicitare lo stupore delle intelligenze autistiche, che sanno confrontarsi con il mondo in una modalità del tutto scevra da condizionamenti e influenze esterne. Per loro il poeta, padre del Realismo Terminale, ha coniato il termine “Indipendentismo”, nuova corrente artistica ramificazione dei visuali realistico terminali.

I presidenti Mucchi e Coletti si sono detti onorati della visita del poeta e hanno espresso soddisfazione per la fruttuosa collaborazione, che ha portato alla realizzazione di una bellissima mostra, espressione di una sentita responsabilità sociale e veicolo di sensibilizzazione.

L’esposizione “Le mele mappamondo” rimarrà aperta fino al 15 gennaio 2024, dal lunedì al venerdì, con orario 8:00 – 13:00 presso il Centro Direzionale della Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo.

Il poeta Guido Oldani è nato a Melegnano (MI) nel 1947, padre del “Realismo Terminale”, movimento letterario e artistico internazione, insignito nel 2019 dal premio alla carriera “International Poetry Award 1573” come primo autore italiano, candidato al Premio Nobel per la Letteratura nel 2021.

Ecco un passaggio dal suo manifesto letterario: «Si va verso l’accatastamento di popoli e oggetti nelle metropoli. La natura è stata messa ai margini, inghiottita o addomesticata. È il trionfo della vita artificiale. Gli oggetti ci avvolgono come una camicia di forza perché diventati indispensabili: senza di loro ci sentiremmo persi, tanto da portarci a farne incetta in maniera compulsiva. Da servi che gli oggetti erano, si sono trasformati nei nostri padroni; la loro invasione ha contribuito a generare dei mutamenti antropologici di portata epocale, alterando pesantemente le modalità di percezione del mondo, in quanto ogni nostra esperienza ormai passa attraverso gli oggetti. Sono cambiati i nostri codici di riferimento, i parametri per la conoscenza del reale. In passato la pietra di paragone era, di norma, la natura, ora, invece, i modelli sono gli oggetti. In questo contesto è la natura che si modella sempre di più sui prodotti, ne deriva un nuovo linguaggio che, attraverso la similitudine rovesciata, descrive la natura rispetto all’oggetto termine di paragone»