“Più Biologico Regionale in Europa” è il nome del nuovo progetto triennale che ha lo scopo di sensibilizzare e informare tutti i cittadini italiani sui prodotti biologici regionali.
L’iniziativa (https://biologicoregionale.eu
A tal fine è stata creata una campagna di informazione, comunicazione e sensibilizzazione che coinvolgerà 15 città italiane per un periodo di tre anni.
Il centro della campagna “Più biologico regionale in Europa” sarà, infatti, un tour con la Biomobile, (un Volkswagen ID-Buzz con rimorchio) che, come mezzo di scambio e divulgazione sul biologico, farà il giro delle principali città italiane, fino all’inizio del 2026. “Vogliamo spiegare il tema dell’agricoltura biologica al maggior numero possibile di consumatori in modo semplice. Quando i consumatori scelgono un prodotto biologico, fanno innanzitutto qualcosa di buono per sé e per la propria famiglia“, ha dichiarato Daniel Boni, responsabile del progetto per Bioland.
Come elemento della strategia UE “farm to fork“, la campagna di sensibilizzazione porta anche benefici alla società, ha sottolineato Johann Tappeiner, membro del consiglio di amministrazione di Bioland e.V. e membro del consiglio di amministrazione di Bioland Südtirol. “Vogliamo rendere visibile il lavoro degli agricoltori biologici, il loro valore aggiunto, che va a beneficio della natura e dell’ambiente, ma anche la qualità dei prodotti; l’Alto Adige funge da prezioso anello di congiunzione tra Germania e Italia“.
“Quasi il doppio della superficie agricola (2.349.880 ettari) rispetto al resto d’Europa è coltivata con metodo biologico in Italia”, scrive nella sua lettera di presentazione Maria Grazia Mammuccini, Presidente di Federbio. “Questo significa che l’obiettivo del 25% di superficie biologica potrà essere raggiunto già entro il 2027, e non entro il 2030 come previsto dal Green Deal dell’UE. Anche il consumo di alimenti biologici sul mercato italiano è tornato a crescere nell’anno in corso 2023 (Osservatorio SANA) con un volume totale di 5,4 miliardi di euro, ovvero del 9% rispetto al 2022”.
Biologico e regionale sono i due “megatrend” che si possono coniugare particolarmente bene in Alto Adige, ha sottolineato l’assessore provinciale Arnold Schuler nel suo discorso di benvenuto. “Nella Provincia di Bolzano abbiamo il potenziale per produrre alimenti di altissima qualità e creare così un maggiore valore aggiunto per le nostre aziende agricole biologiche. Questo ci permetterebbe anche di affermarci come fornitore di specialità dell’Alto Adige per le imprese di ristorazione e per il turismo, come previsto dal piano di sviluppo turistico provinciale 2030+ (LTEK)”.
Reinhard Verdorfer, direttore di Bioland, ha illustrato il concetto gastronomico a tre livelli “Bio Fair Südtirol” per il settore della ristorazione. Anche questo tema fa parte del progetto dell’UE e mira ad aumentare l’uso di prodotti biologici in ristoranti, alberghi e mense.
Prima tappa dell’iniziativa sarà la fiera Biolife di Bolzano poi, da gennaio 2024, in tournée a Verona, Milano, Bologna, Padova e Torino.
Infine, anche un capitolo sulla ospitalità turistica.
Matthias Haller dell’Hotel Bühelwirt di St. Jakob in Valle Aurina ha spiegato in modo vivace i tre pilastri della sua attività alberghiera biologica, che ora ha ottenuto anche il distintivo d’oro BioFairSüdtirol. Ciò significa che vengono utilizzati prodotti biologici al 100%. “Lo stretto legame tra natura e cultura, l’architettura sostenibile del vecchio e del nuovo edificio, così come la salute e quindi il ricambio in cucina e la gestione dei fornitori sono i pilastri del nostro lavoro e del nostro credo“.