L’“autrice del corpo” Silvia Gribaudi arriva In Alto Adige con “Graces

Proseguono gli appuntamenti con il Circuito Danza del Trentino-Alto Adige del Centro Servizi Culturali S. Chiara, che dal 12 al 15 dicembre approda in Alto Adige con quattro appuntamenti tra Bolzano, Bressanone, Merano e Vipiteno, che vedranno in scena Silvia Gribaudi e il suo Graces, progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817.
Graces è uno spettacolo pluripremiato, vincitore del Premio Danza&Danza 2019 come “Produzione italiana dell’anno” e dell’azione CollaborAction#4 2018/2019, oltre ad essere stato selezionato a NID Platform 2019.
Prodotto da Zebra, in coproduzione con Santarcangelo Festival, Graces è stato realizzato grazie alla regia di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker), che ha seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo artistico che si è sviluppato attraverso tappe di lavoro che comprendevano laboratori con cittadini sui materiali coreografici.
In scena tre danzatori Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo, dentro un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura.
In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi, che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte. Con Graces la «profetessa italiana del corpo libero, quello che si è affrancato dagli obblighi e dai doveri a cui le culture lo costringono» – per riprendere la definizione che le ha dato Roberto Canziani in Quantescene! Cose di Teatro –, porta sul palco un progetto di performance ispirato alla scultura e a quel concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. La sua ispirazione è mitologica. Le 3 figlie di Zeus – Aglaia, Eufrosine e Talia – erano infatti creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità.
Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo.
Lo spettacolo di Silvia Gribaudi farà prima tappa al Teatro Cristallo di Bolzano (martedì 12 dicembre) e poi proseguirà al Forum di Bressanone (mercoledì 13 dicembre), al Teatro Puccini di Merano (giovedì 14 dicembre) e infine al Teatro Comunale di Vipiteno (venerdì 15 dicembre). Inizio alle ore 20.30.

Foto. Graces@ Centro Servizi Culturali S. Chiara