Lo slogan “imparare è meglio del cioccolato” è uno dei tanti motivi che l’Ufficio provinciale Formazione continua della Ripartizione cultura tedesca ha deciso di promuovere ieri in occasione Giornata internazionale dell’Educazione. Apprendere, dunque, non solo arricchisce il proprio profilo personale, ma può anche essere divertente. Oggi, la campagna è stata ufficialmente lanciata nel corso di una conferenza stampa, che ha coinvolto anche numerosi rappresentanti del mondo dell’istruzione e della formazione continua. Obiettivo quello di richiamare la popolazione sull’ampia gamma di opportunità dedicate alla formazione continua in Alto Adige. I messaggi della campagna sono stati veicolati attraverso diversi canali di comunicazione, principalmente online e tramite i social network, utilizzando poster ma anche pubblicità cartacea. I messaggi rivolti alla cittadinanza si basa sul rapporto dell’Unesco, secondo cui l’apprendimento e l’istruzione in età adulta hanno un impatto positivo sulla salute e sul benessere, nonché sull’occupazione, sul mercato del lavoro e sulla convivenza sociale.
Volker Klotz, direttore della Ripartizione Cultura tedesca, ha sottolineato la necessità di puntare sull’apprendimento permanente, in un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti, come sancito dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. “Quando ci concentriamo sull’ampia gamma di opportunità educative in occasione dell’odierna Giornata internazionale dell’Educazione, affrontiamo una questione socio-politica”, ha sottolineato Klotz. “Si tratta di capire come le persone, come i cittadini del nostro territorio possano partecipare allo sviluppo sociale”. La formazione continua non riguarda solo l’alfabetizzazione e le competenze mediatiche, ma anche luoghi e piattaforme. “Esse permettono il dialogo, sono a bassa soglia e mettono le persone al centro delle loro attività, ha sottolineato il direttore del Dipartimento cultura tedesca. Oltre alla scuola dell’obbligo, alla formazione professionale e all’istruzione superiore o universitaria, la formazione continua rappresenta il quarto pilastro dell’istruzione. La Provincia autonoma di Bolzano promuove la formazione continua sulla base della Legge provinciale (7 novembre 1983, n. 411), che da oltre 40 anni offre a tutti i cittadini la possibilità di accedere alla formazione continua per acquisire o ampliare le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare compiti personali, civili, professionali e sociali.
“L’educazione rivolta agli adulti non si limita a impartire conoscenze, ma offre alle persone l’opportunità di condurre una vita che soddisfa di più le proprie aspettative, più sana e dunque più felice”, ha spiegato Anika Michelon, direttrice dell’Ufficio Educazione permanente della ripartizione Cultura tedesca. “La formazione continua permette di stabilire nuovi contatti, sviluppare competenze e conoscere nuove prospettive, promuovendo così la tolleranza e la cittadinanza attiva e garantendo anche il successo professionale. Un elemento che supporta i dipendenti ad adattarsi ai continui cambiamenti e ad acquisire nuove competenze. “Con questa campagna vogliamo attirare l’attenzione sul fatto che imparare è anche divertente, arricchisce la nostra vita e ha anche un importante aspetto sociale. “L’Alto Adige dispone di una fitta rete di enti di formazione che fa invidia alle regioni limitrofe e ci impegna costantemente a garantire un ulteriore sviluppo dei corsi e della qualità dell’offerta”, ha concluso Michelon.
La campagna è sostenuta dalle principali organizzazioni di formazione continua, che hanno creato un programma molto fitto. Esso comprende 14 diverse opportunità rivolte agli adulti, sostenute da cinque istituti di formazione continua: si tratta dell’Accademia Cusanus, il Centro di formazione Castel Coldrano, il Centro di Formazione Lichtenburg, il Centro di formazione Abbazia di Novacella e la Casa della Famiglia/Haus der Familie. Oltre ad essi collaborano attivamente all’iniziativa KVW formazione, VHS (Volkshochschule Südtirol), Urania Merano, alpha beta piccadilly, AZB, GWR Venosta (Genossenschaft für Weiterbildung und Regionalentwicklung Vinschgau e SBB-Weiterbildungsgenossenschaft.
La direttrice di KVW-formazione, Brigitte Abram, ha presentato il programma di istruzione di base e ha sottolineato: “Le crescenti esigenze della società e lo sviluppo digitale richiedono capacità di lettura e scrittura che oltre il 15% della popolazione altoatesina non possiede”. L’istruzione di base intende promuovere la partecipazione sociale.
Christoph Falkensteiner, responsabile della cooperativa di formazione continua dell’Associazione dei contadini dell’Alto Adige, ha illustrato il modello di successo nel campo della digitalizzazione, gli incontri Diggy. Il progetto comune Diggy è stato lanciato in collaborazione con il VHS e il KVW nel 2008. “I Diggy sono ora il punto di contatto per molti cittadini che hanno bisogno di un supporto da parte di coach informatici professionisti nell’utilizzo di PC, dispositivi mobili e Internet”, ha detto Falkensteiner. L’anno scorso, 1500 persone hanno usufruito di questo supporto.
Claudia Santer, direttrice dell’Accademia Cusanus, ha richiamato l’attenzione sull’importanza e le possibilità dell’educazione politica oggi. Il direttore del Centro di formazione Lichtenburg, Kurt Jakomet, si è soffermato sulla formazione professionale continua: “In quanto fornitori di servizi legati all’istruzione, è estremamente importante per noi stare al passo con i tempi, soprattutto nella formazione professionale continua. Solo così possiamo soddisfare le richieste del mercato del lavoro, gli sviluppi tecnologici e i cambiamenti sociali”.
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa:
https://www.provinz.bz.it/bildung-sprache/weiterbildung/default.asp