Il ripristino dei fondi di rotazione è una delle tante richieste dell’associazione presente nel documento. Poco coraggiosa la parte urbanistica. Corrarati: “Ora bisogna mettere a terra gli interventi di immediata applicazione per sostenere le imprese”.
Dal contrasto al caro-casa al sostegno allo sviluppo delle imprese con il ripristino dei fondi di rotazione, dall’attenzione alla digitalizzazione e all’innovazione passando per le misure per attrarre forza lavoro: il programma di governo firmato in questi giorni contiene molte delle richieste avanzate da CNA Alto Adige Südtirol in questi anni. “Abbiamo intrapreso la strada giusta – così il presidente Claudio Corrarati – ora arriva la parte più difficile, ma per la quale siamo pronti a collaborare: ovvero quella di messa a terra delle tante, interessanti, misure presenti nel documento. Tra quelle da mettere in atto nel più breve tempo possibile, citiamo il ripristino dei fondi di rotazione per il finanziamento e la capitalizzazione delle imprese, anche in combinazione con le cooperative di garanzia. In questo momento di storico di non semplice accesso al credito, questi fondi rappresentano – prosegue Corrarati – la linfa vitale per le piccole e medie imprese per promuovere investimenti indispensabili in ambiti strategici come il risparmio energetico o la digitalizzazione”. Bene anche la volontà di creare uno o più fondi per finanziare investimenti strategici e infrastrutture e la consapevolezza, messa nero sul bianco nel documento, di trovare un equilibrio tra la necessità delle aziende in crescita di trovare gli spazi per farlo a costi adeguati e la volontà di ridurre il consumo del suolo. Sul tema dei terreni alle aziende sarebbe servito, a detta di CNA, più coraggio. “Non c’è accenno nel documento – commenta Gianni Sarti – a come risolvere il problema della mancanza di terreni per le nostre aziende. Le aree produttive in mano pubblica sono quasi terminate e quelle private, poche, hanno costi insostenibili per le piccole e medie imprese”.
Sul tema, spinoso, dell’abitare CNA Alto Adige sottolinea positivamente la volontà espressa nel documento di garantire alloggi a prezzi accessibili e di incentivare l’affitto con la creazione di un fondo di protezione per i proprietari. Non da ultima la questione della carenza del personale. “Se da una parte è positivo prevedere l’implementazione del fondo di formazione locale e il sostegno alla ricerca di un alloggio, anche le imprese – conclude Corrarati – dovranno essere affiancate nel rapporto con un mercato del lavoro profondamente cambiato con un ruolo decisivo, svolto in questo senso, dalle associazioni di categoria”. CNA Fita Trentino Alto Adige, infine, esprime soddisfazione per la volontà, quando verrà ottenuta la concessione per la gestione dell’A22, di adeguare il pedaggio per i mezzi pesanti, di modo da colmare il divario di prezzo con gli altri valichi alpini. “Una misura che andrebbe nella direzione di alleggerire il traffico sull’Autobrennero, pesando un po’ meno sui bilanci delle nostre aziende di autotrasporto locale in termini di costi per il tempo perso nelle colonne di Tir”.
Foto, Claudio Corrarati