Alto Adige. Una maggioranza sulla corsia di emergenza

“Una maggioranza sulla corsia di emergenza. Quali prospettive ci aspettano se questo è l’inizio della nuova giunta provinciale?” si chiedono i consiglieri del Partito Verde in consiglio provinciale Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler dopo gli ultimi “sviluppi” all’interno della SVP.
Foppa, Rohrer e Oberkofler affermano di aver trovato imbarazzanti già i primi mesi (!) della formazione di questa maggioranza. Questo è il sentore anche tra molti cittadini. Le dispute riguardanti gli equilibri di potere con i partners italiani, i ricatti reciproci, una controversia per un parere legale che potrebbe finire in un contenzioso – tutto ciò non si era mai visto in questa provincia. “La fine della propria supremazia sembra aver colto impreparata la SVP che domina da decenni. Tutto faceva presagire la sconfitta elettorale. L’SVP si sarebbe dovuta preparare strategicamente per affrontare la nuova situazione – nel frattempo, stiamo osservando una svista dopo l’altra,” affermano Foppa, Rohrer e Oberkofler.
Dopo che le interminabili trattative con i partners hanno portato infine alla formazione del traballante governo a 11, ora emergono nuove crisi direttamente dalla SVP stessa. “Il Presidente della Provincia continua a mostrare le sue debolezze. Da anni si osserva che sottostima il valore e l’importanza delle relazioni politiche. Quello che emerge attualmente dalla Volkspartei è segno che le questioni non vengono affrontate, figuriamoci risolte. Umiliazioni e incertezze portano a decisioni dannose per la causa.
Se il Landeshauptmann e il suo partito continuano a smontarsi e indebolirsi, i partiti di destra acquisiranno importanza nella maggioranza, e anche altre forze reazionarie guadagneranno rilevanza in Consiglio provinciale. La maggioranza diventa sempre più soggetta a ricatti, mentre le questioni tematiche irrisolte che pesano sulla cittadinanza vengono trascurate. La squadra che avrebbe dovuto partire con slancio ora sembra un veicolo in panne sulla corsia d’emergenza. Nessuna buona prospettiva per il percorso che dovrebbe intraprendere,” concludono Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler.

Foto, Brigitte Foppa