“Abbattere l’orso in Trentino, giusta decisione”, così il senatore Spagnolli

“Gli animalisti contrari all’abbattimento dell’orso M90 sono contro la conservazione della natura. Creare un’artificiosa contrapposizione tra uomo e natura, in totale spregio delle norme e della realtà, impedisce di trovare un corretto equilibrio tra la natura e le attività umane, e chi ci rimette è ovviamente la natura nel suo complesso. M90 è un orso pericoloso, fa parte di una popolazione di orsi in buono stato di conservazione e quindi, secondo la legge e secondo il buon senso, va rimosso dall’ambiente.”
Così in una nota il senatore altoatesino vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli.
“Sono convintamente all’opposizione del Governo Fugatti, ma questo è un tema di pubblica incolumità su cui non ci devono essere bandierine di parte. Va dato atto alla Provincia di Trento di aver seguito un percorso trasparente, con una valutazione di pericolosità e un parere di ISPRA favorevole al prelievo. Va sottolineato che mantenere l’orso M90 in vita, ma rinchiuso in un recinto, gli avrebbe procurato grande sofferenza: in conseguenza di un pensiero profondamente antropocentrico proprio di questi animalisti, pronti a barattare la sofferenza dell’orso, o quella delle persone che ne subiscono l’aggressione, con la propria effimera felicità di non vederlo morto.
Va poi ricordato che nel 2023 in Trentino sono stati trovati sette orsi morti, ufficialmente per cause misteriose. Ma non è difficile immaginare che qualcuno, stanco dell’impasse decisionale, abbia deciso di farla breve e imbracciare il fucile.
Chi non vive questi territori ha una visione spesso edulcorata della natura. Chi ci vive tutti i giorni sa che la sua gestione, inclusa la convivenza con gli animali selvatici, richiede scelte a volte dolorose. M90 era un orso confidente, avvezzo ad avvicinarsi all’uomo, e si era dimostrato pericoloso. La conclusione quindi non poteva essere diversa”

Foto. Luigi Spagnolli