Proseguono gli appuntamenti a Trento con la Stagione Regionale Contemporanea, la programmazione realizzata in collaborazione tra il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e il Teatro Stabile di Bolzano, che questa settimana vedrà protagonisti i Motus con un doppio appuntamento al Teatro SanbàPolis di Trento.
La storica compagnia fondata da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, tra le realtà più interessanti e coraggiose del teatro italiano, sarà prima impegnata giovedì 15 febbraio con Tutto brucia, una riscrittura delle “Troiane” di Euripide, mentre sabato 17 febbraio porterà sul palco del SanbàPolis Frankenstein (A love story), un progetto che la stessa compagnia ha definito «mostruoso, composto dalla cucitura di diversi episodi e dal desiderio di ridare vita all’inanimato». Entrambi i lavori sono ideati e diretti da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande e vedranno in scena la pluripremiata attrice Silvia Calderoni.
Nel primo spettacolo in calendario, giovedì 15 febbraio (ore 20.30), i Motus porteranno sul palco Tutto brucia, una riscrittura delle Troiane di Euripide attraverso le parole di J. P. Sartre, Judith Butler, Ernesto De Martino, Edoardo Viveiros de Castro, NoViolet Bulawayo, Donna Haraway. «D’altronde, cosa c’è di più nero di un corpo vulnerabile e vinto, di un lutto e della distruzione di un intero mondo?» osserva Daniela Nicolò.
Ed è ciò che accade nella tragedia euripidea, con le donne troiane in attesa di essere vendute come schiave, sullo sfondo di una città vinta. «In Euripide è Troia ma oggi potrebbe essere la Siria o l’Afghanistan –commenta Nicolò sulle pagine del Corriere della Sera –Le questioni accese non cambiano: la condizione delle donne, lo schiavismo, la deportazione, la diaspora. Anche il mare, miraggio di fuga, è lo stesso: quel bacino del Mediterraneo solcato tuttora da barconi disperati. Da tempo avevamo il desiderio di attraversare un testo classico. Non per attualizzarlo. Non serve. Semmai per lasciar emergere la potenza della sua parola con un impianto teatrale che ne riveli tutta la contemporaneità».
Tra le rovine di uno spazio vuoto e stravolto, coperto da cenere e cadaveri di mostri marini, dove tutto è già accaduto, emerge la questione della vulnerabilità radicale. Quali vite contano dunque? Cosa rende una vita degna di lutto? Sono queste le domande che caratterizzano questa performance firmata dalla pluripremiata compagnia di teatro di innovazione. In scena Silvia Calderoni e Stefania Tansini, con le musiche live eseguite da R.Y.F. (Francesca Morello).
Due giorni dopo, sabato 17 febbraio (ore 20.30), sarà invece la volta di Frankenstein (A love story), un progetto mostruoso composto dalla cucitura di diversi episodi e dal desiderio di ridare vita all’inanimato, galvanizzandolo, scomponendo e ricomponendone pezzi letterari. Uno spettacolo su Frankenstein che è esso stesso (un) Frankenstein.
La struttura a scatole cinesi del libro che Mary Shelley ha scritto a soli diciannove anni e la sua stessa biografia, che tanto si riflette nelle vicende dolorose della creatura inascoltata, sono materia da cui è partita la compagnia per la composizione – con la collaborazione drammaturgica di Ilenia Caleo.
Il tema della “progenie mostruosa” che Shelley ha ideato per prima – facendo un balzo dal romanzo gotico alla fondazione di quello fantascientifico –, è poi ripensato da molt^ studios^ come una figurazione del possibile – figurazione e favola di un mondo non riproduttivo – dalle vivaci ramificazioni contemporanee nella filosofia postumana.
Prossimi appuntamenti
La Stagione Regionale Contemporanea tornerà al Teatro SanbàPolis di Trento nel segno della straordinaria coppia formata da Flavia Mastrella e Antonio Rezza, impegnati in un doppio appuntamento: giovedì 22 febbraio con Pitecus e venerdì 23 febbraio con Hybris.
Informazioni
Biglietti disponibili in prevendita online su www.boxol.it/centrosantachiara/it oppure presso le biglietterie dell’Auditorium S. Chiara e del Teatro Sociale.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it o chiamare il numero verde 800013952
Foto, Tutto brucia/© Luigi Angelucci