Un lungo e paziente lavoro di tre mesi dell’equipe veterinaria di Südtirol Exotic Vets a Bolzano ha permesso di salvare la vita di un giovane allocco con l’ala spezzata battezzato Rocco. Fondamentali i volontari CRAB. “Non sapevamo se si sarebbe salvato, liberarlo è stata una gioia”
Una storia a lieto fine e di grande tenerezza. Ci sono voluti tre mesi di degenza e cure per salvare un giovanissimo allocco maschio chiamato Rocco e seguito passo dopo passo dall’equipe di Südtirol Exotic Vets. “Ci è stato portato da un’area vicino a Bressanone e presentava una frattura scomposta di radio e ulna” spiega il dottore Stefano Capodanno. “Una situazione, dunque, da trattare con la massima attenzione che ha richiesto una prima stabilizzazione con antidolorifici e antiinfiammatori. Abbiamo subito affiancato anche una terapia antibiotica dato che vi era il coinvolgimento pure di alcuni tessuti molli”. A quel punto, con il supporto dell’anestesista Giulia Gottardi, si è potuti passare all’intervento chirurgico. “Abbiamo provveduto a riposizionare i monconi ossei con inserimento di un chiodo centro midollare” Lo stesso chiodo si scorge nelle lastre effettuate sull’animale. “Serve a mantenere le ossa nella posizione corretta e favorire l’ossificazione ma questo richiede parecchio tempo. L’allocco, dunque, è rimasto in clinica per circa un mese a totale riposo e con alimentazione forzata. Subito dopo è stato inserito in una voliera all’interno della vecchia struttura del CRAB in via Rio Molino per riprendere dimestichezza con il volo”.
La vita di questo splendido rapace è stata spesso appesa a un filo. “Fino a qualche settimana fa – continua Capodanno – il suo destino era incerto perché la frattura aveva causato anche delle alterazioni ossee. Non eravamo sicuri che il quadro generale di Rocco gli permettesse di riprendersi la sua vita in libertà ma nell’ultimo mese gli esercizi per il volo, un corretto piano alimentare e un’adeguata gestione hanno portato a valutazioni più che positive del volo stesso e della predazione. A quel punto abbiamo potuto liberarlo e restituirlo alla vita selvatica con grande gioia”.
Fondamentale nel salvare questa vita è stato il lavoro dei tanti volontari CRAB che si alternano per curare questi animali. “Hanno avuto un ruolo centrale e vanno ringraziati – spiega – perché tutti i giorni si sono occupati delle cure post operatorie di Rocco. Quotidianamente venivano, pulivano, nutrivano e accudivano l’allocco. Lo hanno letteralmente preso per mano e accompagnato verso una nuova vita. A loro va molto del merito
Immagine. Rocco, il rapace salvato dell’equipe veterinaria di Südtirol Exotic Vets.