Il Tribunale di Bolzano, con la sentenza emessa il 5 febbraio è già la quarta volta che condanna la Banca Popolare dell’Alto Adige a risarcire gli azionisti per i gravi danni cagionati negli investimenti in azioni della Banca.
Già ad ottobre dello scorso anno la Giudice Fischer del Tribunale di Bolzano in ben tre cause promosse dagli Avvocati Prof. Massimo Cerniglia, Alessandro Caponi e Roberto Ciammarughi (consulenti del Comitato Azionisti Suedtirol) ha condannato la banca a restituire a tre azionisti tutte le somme investite per l’acquisto di azioni della banca. La banca così in virtù di tre sentenze immediatamente esecutive ha dovuto restituire decine di migliaia di euro a titolo di risarcimento danni, vedendosi anche costretta a riprendersi i propri titoli che oggi valgono il 60% in meno rispetto al prezzo di acquisto.
Nelle tre sentenze di ottobre è poi molto importante ricordare come la Giudice Fischer abbia ritenuto che la prescrizione sia decennale e decorra dal 2016, con la conseguenza che vi è tempo per intraprendere vertenze giudiziali sino ad ottobre 2026.
Nell’ultima sentenza emessa dal Giudice Francesco Laus, a seguito di ricorso presentato sempre dagli Avvocati Cerniglia, Caponi e Ciammarughi, lo stesso Giudice ha confermato la prescrizione decennale e ha condannato la banca, risolvendo il contratto di acquisto, a corrispondere all’azionista quasi 50.000 euro.
Il Giudice, in particolare, nella sua sentenza ha ritenuto che la banca colpevole e l’ha condannata in quanto ha venduto le proprie azioni ad un risparmiatore che non conosceva i suoi titoli non quotati in borsa, con la conseguenza che l’investimento era inadeguato. Inoltre che non ha rispettato la forma scritta degli adempimenti contrattuali, quindi, con nocumento ai diritti informativi dell’azionista; infine per aver concentrato gli investimenti in titoli della Banca, violando il basilare principio della diversificazione degli investimenti finanziari.
Sono ancora pendenti una ventina di giudizi sempre proposti dai suddetti Avvocati.
Il Presidente del Comitato Azionisti Suedtirol Walther Andreaus si augura che la Banca riveda la propria politica consumeristica e scenda a più miti consigli, in quanto le iniziative sino ad ora prese sono del tutto insoddisfacenti, poiché i risparmiatori hanno perduto circa il 60% dei loro risparmi e si trovano con titoli molto difficilmente vendibili. Ad ogni modo il Comitato Azionisti Suedtirol è pronto a tutelare in tutte le sedi i diritti dei risparmiatori nella piena coscienza che “chi lotta può anche perdere, ma chi non lotta ha già perso”.