C’è paura tra i negozianti. A toccarla con mano è chi da anni lavora nel campo dell’elettronica e si trova a dover fronteggiare un incremento di richiesta per la sicurezza propria e del business. È il caso di Francesco Gomez, Luigi Di Nunno e Vito Pannetta che lavorano presso il punto vendita GBC all’angolo tra via Napoli e viale Trieste a Bolzano. Un negozio storico del capoluogo attivo nel settore dal 1978. “La richiesta si è impennata anche tra i pubblici esercizi e non più solo tra le persone che desiderano proteggere la proprietà privata”. Le notizie di furti e vandalismi, insomma, colpiscono l’immaginario e le paure? “Sì certo ma non è solo quello. Nell’ultimo periodo contribuisce anche il marketing. Capita la situazione sociale globale alcuni brand hanno iniziato intense campagne pubblicitarie sui prodotti di videosorveglianza anche in televisione. Questo ha aumentato il bisogno e, di conseguenza, la domanda complessiva”. Cerchiamo, allora, di capire più nel dettaglio quali siano i requisiti per arrivare preparati. “Bisogna avere una certa domestichezza di base con la tecnologia. Il sistema, infatti, si connette al Wi-Fi e in punti dove non c’è copertura di segnale diventa difficile l’installazione. Spesso ci chiedono, per esempio, impianti per garage e magazzini senza rendersi conto che in quegli spazi è più complesso. La prima verifica da fare, dunque, è quella sulla copertura di segnale”.
Ipotizziamo che tutti i requisiti siano in ordine: quanto costa munirsi di un impianto? “Uno starter pack formato da centralina, sensore magnetico e sensore portafinestra lo si può trovare anche a 600 euro con sirena interna ed esterna. Aggiungendo l’installazione possiamo arrivare ad un migliaio di euro. Poi, chiaramente, si possono andare ad aggiungere più punti di ripresa o ulteriori accessori. Tra questi i più utili sono sicuramente le versioni completamente senza fili e le batterie che consentono all’impianto di continuare a funzionare anche se viene eliminata la corrente. Attenzione, inoltre, ai prodotti con la Frequenza K che ha una qualità superiore lavorando a 24 GHz e non 2,5 o 5 GHz come gli altri impianti. Una tecnologia di questo tipo è operativa sia in infrarosso sia in microonde: a livello pratico, per esempio, continua ad essere efficace anche se dovessero oscurare la camera con uno spray scuro”.
Quanto ci vuole per averlo in funzione? In una settimana dal momento dell’accettazione mediamente l’impianto di videosorveglianza è montato e attivo.
I consumi incidono sulla bolletta? No, sono molto bassi perché sfruttano la tecnologia delle batterie al litio.
L’acquisto della videosorveglianza, infine, è completamente scaricabile. A confermarlo è il direttore dei servizi Rezia Confesercenti Tiziano Mazzurana: “Il costo per un negoziante o un esercizio pubblico è deducibile al 100% perché si tratta di un bene assolutamente strumentale alla propria attività.
Foto. Luigi Di Nunno, Vito Pannetta, Fancesco Gomez,