Grazie all’European Digital Innovation Hub (EDIH) l’Unione commercio turismo servizi Alto Adige, con il suo centro di competenza presso il NOI Techpark di Bolzano, offre fin da subito un punto di riferimento per le aziende relativamente al tema intelligenza artificiale. “Noi puntiamo a sostenere soprattutto le aziende nel commercio, nella gastronomia e nei servizi nell’implementazione dell’AI”, afferma con soddisfazione il presidente dell’Unione Philipp Moser. Il grande vantaggio per le aziende: grazie a un fondo apposito, questo sostegno è in gran parte finanziato.
L’Unione invita le aziende ad approfittare subito di questo sostegno. “L’AI interessa ormai moltissimi aspetti della nostra società. E quindi anche tutte le aziende, sia piccole che grandi, perché l’AI non è un tema solo per le grandi imprese”, puntualizza Moser.
L’evoluzione dei comportamenti dei clienti costringe ad adeguarsi anche i modelli commerciali più consolidati. “In un mondo in cui l’unica costante è il cambiamento, le aziende non possono più fare a meno di nuovi strumenti e applicazioni. Soprattutto il settore del commercio si trova in una fase di grande cambiamento. Servono tecnologie nuove e innovative – ma attenzione: sempre senza rinunciare completamente alle consuetudini e alle particolarità che caratterizzano il nostro territorio economico”, prosegue il presidente.
L’Unione, insieme ad altri rinomati partner dall’economia, dalla ricerca e dallo sviluppo, fa parte di questa iniziativa orientata al futuro. “Ora è il momento di avvicinare le aziende a queste tecnologie e sostenere le aziende già attente all’AI nel loro ulteriore sviluppo e nella realizzazione dei loro progetti”, conclude Moser.
Grazie al sostegno del PNRR, nel prossimo biennio, l’EDIH NOI potrà contare su 4,6 milioni di euro da destinare a servizi alle imprese nel campo dell’intelligenza artificiale. Ciò permetterà una riduzione dei costi legati all’introduzione dell’AI nei processi lavorativi e produttivi, per mantenere l’azienda innovativa e competitiva. EDIH NOI è finanziato dall’Unione Europea tramite il fondo NextGeneration EU