Manifestazioni, riprese fotografiche e cinetelevisive: molti progetti che hanno luogo nelle aree protette dell’Alto Adige necessitano di un’autorizzazione preventiva. I voli con il drone nelle aree protette richiedono addirittura un’autorizzazione in deroga. Si tratta di procedure necessarie al fine dell’applicazione di norme di tutela atte a preservare la flora e la fauna sensibili. Per garantire che le procedure di autorizzazione possano essere gestite in modo rapido e semplice dai cittadini, tutte le informazioni e i moduli sono ora disponibili in un unico pacchetto nella rete dei cittadini Civis.bz.it. “L’offerta digitale è essenziale per garantire che le limitazioni alle manifestazioni e ai voli dei droni nelle aree protette rimangano gestibili”, ha spiegato Leo Hilpold, direttore dell’Ufficio Natura della Provincia. “Ben strutturati, i servizi pubblicati su Civis.bz.it sono un valido contributo alla riduzione della burocrazia”. Le domande possono essere elaborate da casa, risparmiando tempo.
Le manifestazioni nei parchi naturali non devono essere in contrasto con gli obiettivi di conservazione di flora, fauna, habitat e paesaggio o con i piani di gestione delle aree protette interessate. Le manifestazioni organizzate nelle aree protette necessitano quindi un’autorizzazione.
Ciò vale anche per riprese fotografiche e cinetelevisive nelle aree protette. La valutazione tiene conto non solo dell’impatto diretto delle riprese o delle fotografie in sé, ma anche dell’impatto indiretto in termini di riconoscibilità delle aree protette nel prodotto finale filmato o fotografico. Il parere favorevole di un’esperta o di un esperto è un prerequisito per poter effettuare le riprese.
Ai voli con i droni si richiede un’autorizzazione in deroga. Insieme ad altre aree protette, i parchi naturali dell’Alto Adige formano la rete dei siti Natura 2000, in cui si applicano le Direttive comunitarie “Habitat” ed “Uccelli” in base alle quali vige un regime di rigorosa tutela. I sistemi aerei a pilotaggio remoto sono una fonte significativa di disturbo, soprattutto per gli animali selvatici. Per questo motivo, dal 30 gennaio 2023, il volo dei droni (di peso inferiore a 25 chilogrammi) è vietato in 18 aree designate. È possibile richiedere un permesso per le registrazioni a scopo di ricerca o per i rilievi e le riprese di natura tecnica.
Foto/c-Canva