Lunedì, 22 luglio alle ore 17.00 presso la Sala degli Affreschi della Biblioteca Comunale di Trento avrà luogo la presentazione del romanzo “Di fuga in fuga” di Claudio Calabrese, edito da Praxis Edizioni Bolzano.
Il libro si ispira alla letteratura impegnata perché ha lo scopo di sollecitare il dovere morale di operare un cambio sociale in tema di diritti umani. “Di fuga in fuga” segue a “Silvius Magnago – Il Patriarca”, “Merano tra una sorpresa e l’altra” e “Bolzano nel segno dei tempi” sempre di Claudio Calabrese pubblicati con Praxis Edizioni negli ultimi anni.
Marco Boato, grande intellettuale, politico di lungo corso (sei volte parlamentare), oggi presidente del consiglio federale di Europa Verde, che ha scritto la presentazione al romanzo, sottolinea in particolare che non si tratta di un’opera dall’impianto ideologico, ma di un romanzo che fa emergere letterariamente il divario grave e inaccettabile di cittadini di serie “A”, che godono della pienezza dei propri diritti, e cittadini di serie “B”, che di questi diritti non possono godere, appunto in primo luogo del diritto fondamentale al riconoscimento della cittadinanza, pur vivendo, studiando e lavorando in Italia.
Il protagonista del romanzo è Rayan Biker, marocchino di 32 anni, giunto in Italia quando ne aveva quattro insieme a mamma Halima con documenti falsi. Dopo un breve periodo di permanenza a Roma madre e figlio si trasferiscono a Trento dove Halima conosce Gennaro. Dalla relazione tra i due nasce Anastasia la cui presenza mette in disparte Rayan. Anastasia è cittadina italiana, Halima lo diventa grazie a Gennaro, mentre a Rayan non ci pensa nessuno.
Il ragazzo si sente solo e isolato, capisce di dover contare solo sulle sue forze per raggiungere i suoi obiettivi. Dopo tante traversie decide di farsi interprete di tutti coloro che come lui sono italiani di fatto, ma non di diritto.