Bolzano. Concorso Pianistico Internazionale F. Busoni, un continuo successo tra tradizione e innovazione

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Selezionati 120 candidati che parteciperanno alle preselezioni del Concorso Pianistico Internazionale F. Busoni. Il Concorso si conferma come una realtà in costante crescita e anche con la 65° edizione sfonda nuovamente il suo record di iscrizioni raggiungendo i 648 iscritti. Una cifra che resta imbattuta anche all’interno dei concorsi pianistici iscritti alla World Federation of International Music Competitions di cui il concorso è membro.
Insomma, l’interesse per la competizione continua a crescere; un successo dovuto ad un efficace connubio tra tradizione – una storia lunga quasi ottant’anni che ne fa il concorso pianistico più longevo al mondo – ed innovazione, con un occhio attento alle trasformazioni del mercato musicale e alle opportunità di crescita dei giovani talenti.

In virtù dell’altissimo numero d’iscrizioni e dall’alta qualità delle candidature la giuria dopo aver visionato tutti i 648 video ha stabilito di ammettere alle preselezioni 120 candidati in luogo dei 100 previsti dal bando.
Questa giuria di qualità che ha lavorato sulla prima scrematura è costituita dal direttore artistico della Fondazione Busoni-Mahler, Peter Paul Kainrath e da due giovani pianiste professioniste. La prima è Yejin Gil, musicista molto apprezzata, vincitrice di diversi premi, tra cui un’edizione dell’Orléans Concours International di cui è stata l’unica vincitrice e finalista aggiudicandosi quattro premi principali. La seconda giurata è un nome che senz’altro sarà famigliare a qualche lettore altoatesino, essendo stata una partecipante molto amata della 61° edizione del Concorso Busoni, in cui si classificò terza. Si tratta di Anna Geniushene, vincitrice nel 2022 della medaglia d’argento al Van Cliburn International Piano Competition, un premio che le è valso il plauso della critica internazionale e importanti offerte concertistiche.
I 120 pianisti individuati affronteranno ora le preselezioni del concorso pianistico, che si svolgeranno anche quest’anno nel formato del Glocal Piano Project, dal 20 al 30 novembre. Un formato ibrido questo, ideato dalla Fondazione Busoni-Mahler in collaborazione con la Steinway & Sons nel periodo pandemico e rivelatosi di grande successo. Il GPP prevede infatti di suddividere i 120 partecipanti in dodici “punti di raccolta” sparsi nei cinque continenti, dove potranno esibirsi all’interno degli showroom Steinway di fronte ad un pubblico locale, ma la loro performance registrata da un team di esperti verrà resa disponibile in streaming e valutata da una giuria internazionale – oltre che dal pubblico online che potrà esprimere la sua preferenza.
Al termine del GPP verrà individuata la rosa dei finalisti che nel 2025 parteciperanno alle fasi finali della 65° edizione del Concorso Busoni.
Nel frattempo quest’anno la Fondazione celebra i 100 anni dalla morte del suo eponimo, con due giorni di eventi dal titolo Busoni 100. Il 31 luglio alle 18:30 inaugurerà alla Galleria Civica di Bolzano una mostra sulla figura di Ferruccio Busoni, l’uomo e l’artista, che sarà preceduta da una conferenza dal titolo Symposium, in cui alcuni musicologi e studiosi della figura del pianista-compositore si riuniranno a Palazzo Mercantile per approfondire alcuni aspetti della sua produzione e della sua persona. Quella sera stessa alle 20:30 in Auditorium si esibirà il grande Grigory Sokolov. Il giorno dopo dalle 17:00, sempre a Palazzo Mercantile una maratona pianistica vedrà i vincitori delle ultime edizioni del concorso interpretare le più belle pagine pianistiche di Busoni.

Foto. Immagine Changsha@Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni

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