Euforia Circus Festival tra arte e dialogo

Anche quest’anno è arrivato il momento di assistere agli eventi dell’Euforia Circus Festival dal 19 al 21 luglio 2024. Nel territorio di Sant’Anna Sopramonte in provincia di Trento, questo 2024 dà avvio alla terza edizione del Festival che abbraccia varie forme artistiche, per creare momenti unici e di unione comunitaria. I giovani sono i veri protagonisti dell’evento che, con spettacoli di danza, arti performative e musica, regaleranno al pubblico momenti fatti di cultura, gioia, ma anche riflessione. Il programma dell’Euforia Circus Festival è consultabile sul sito internet: https://euforiacircusfestival.com/3-edizione/.

Oltre agli spettacoli e alle passeggiate, il giorno 21 luglio dalle ore 17:00 si terrà un talk, organizzato dall’Associazione PRODIGIO, capofila anche del Festival, nel quale l’artista altoatesina Anika Schluderbacher classe 1980, racconterà la sua storia accompagnata dalla moderatrice Ambra Proto, volontaria dell’Associazione.

Quest’ultima, nata a Trento nel 1999, si occupa di sensibilizzazione verso tematiche riguardanti la disabilità, l’abbattimento delle barriere fisiche e sociali, legate all’emarginazione dei soggetti più fragili.

Anika Schluderbacher si racconterà al pubblico attraverso l’intervista, rendendo i presenti, i veri protagonisti, attraverso un’attività tutta da scoprire.

La storia della regista, attrice nonché consulente artistica è una storia fatta di passione e di coraggio, dove la devozione all’arte si scontra e incontra con la neuropatia autonomica.

Anika si diploma per la seconda volta a 21 anni come attrice professionista presso l’Accademia Antoniana d’Arte drammatica, lasciandosi alle spalle 17 anni di danza per accogliere altre forme artistiche.

Nella sua carriera conosce varie realtà e professionisti e, grazie a questa rete di legami, riesce ad accrescere la sua professionalità, accompagnata anche dai coach americani Dominique de Fazio e Michael Margotta, con i quali nel tempo è nato un legame formativo costante.

Successivamente debutta a Roma al Teatro Colosseo con una sua produzione, portando via via la sua arte sui palchi di varie città, come ad esempio il Teatro Vascello, Accento Teatro, Teatro Piccolo Campo d’Arte, Teatro Tor di Nona, Carrozzerie N.O.T., Teatro di Labaro.  La sua carriera di attrice prosegue, entrando in una produzione di Rifiuti Speciali di Trento diretta da Maura Pettoruso nello spettacolo Follow the Queens.

“Il mio drink preferito in assoluto è l’Americano, personalizzato con una punta di zenzero e pompelmo rosa”, racconta ironicamente la regista.

Inoltre, lavora in Rai nel programma B.R.A. condotto da Serena Dandini e qualche ruolo in alcuni film (Maldamore di Angelo Longoni, Monte di Amir Naderi, Gridami di Razi Mohebi, Otzi e il mistero del tempo di Gabriele Pignotta…)
Vince il premio come Miglior Monologo Bando Passioni 2017 con un estratto di “Ammesso che la felicità esista”, monologo sulla vita di Natalìa Ginzburg, che la vede per alcuni anni in giro per l’Italia.

Successivamente svolge il ruolo di direttrice artistica della Rassegna Teatro Aut di Bolzano per alcune stagioni, con una visione artistica che unisce vari arti performative dalla drammaturgia, alle letture, alla musica, alla danza, allo stand up, commedia o clownerie.  Mantiene forti i suoi legami con città in cui si è formata e ha lavorato e ha creato rapporti umani di ispirazione creativa, quali Bologna, Roma, la Maremma e il Trentino Alto Adige.
Prosegue come attrice con letture live, registrazioni per Radio Rai e doppiaggio alla Tonestube Audio Production di Bolzano, e come operatrice culturale sul territorio del Trentino Alto Adige con le sue consulenze artistiche.  La sua carriera ha avuto molte fasi di ascolto e di nuove trasformazioni in nome dei percorsi di cura che ha dovuto affrontare.
Diabetica dal 1989, quand’era solo una bambina di nove anni, insulinodipendente, con anni di barriera antiinsulinica da parte del proprio corpo (inoltre ipotiroidismo, sindrome di Charcot, maculopatia e retinopatia, gastroparesi, pluricistica, vene e vescica neurologiche…) nel 2010 ha iniziato ad avere molte conseguenze interne all’organismo e agli arti ,che l’hanno portata ad un’invalidità del 74%, soprattutto con l’insorgenza della neuropatia autonomica.

Il suo è un lavoro quasi a tempo pieno. Un lavoro fatto di ascolto e cura, dove Anika cerca di trovare il giusto equilibrio di dialogo con la propria vita. Una donna, quindi, che viaggia tra determinazione e sogni, che le faranno varcare ancora e ancora le porte di infiniti teatri.

Foto/c-Karina Ràpina