“Konkordski”, quando i Sovietici superarono gli Occidentali

La corsa al volo supersonico negli anni ‘60, ‘70 e ‘80 ha visto due grandi aerei protagonisti di questa epoca, il più noto Concorde anglo-francese e il meno conosciuto Tupolev TU-144 sovietico.
Mentre il Concorde doveva ancora iniziare a volare nei cieli europei, il “Konkordski” russo, come veniva chiamato dai giornali occidentali a causa della sua somiglianza estetica con il velivolo anglo-francese, compiva il suo primo decollo il 31 dicembre 1968 a Mosca, due mesi prima del 2 marzo 1969 quando decollò per la prima volta l’aereo supersonico europeo.
Nel 1971 in occasione del Paris Air Show il russo Tupolev 144 si presentò al pubblico europeo e l’allora presidente francese Georges Pompidou, rinunciando alla competizione dettato dalla guerra fredda, lo definì un “aereo meraviglioso”.
Anche il popolo dell’URSS era estremamente orgoglioso dei livelli raggiunti dalla tecnologia sovietica per sviluppare un aereo come il TU-144.
Nonostante l’inizio positivo del velivolo russo, a causa di una serie di carenze e sfortune, il Tupolev 144 si sarebbe presto trasformato in uno dei più grandi fallimenti dell’aviazione civile. Se nell’edizione del Paris Air Show del ‘71 il “Konkordski” ebbe un grande successo, in quella del 1973, invece, ebbe una grande sfortuna. Mentre il rivale Concorde completava la sua dimostrazione per primo senza particolari problemi, il Tupolev diede un tragico spettacolo, rompendosi a mezz’aria e schiantandosi nel villaggio di Goussainville, provocando la morte dei sei piloti a bordo e di otto persone a terra.

Con quel drammatico incidente iniziò una spirale discendente da cui il russo Tupolev 144 non si riprese mai più. Infatti, a causa della tragedia il programma di sviluppo del prototipo ritardò di quattro anni, consentendo all’europeo Concorde di entrare in servizio prima.
Solo nel 1977 entrò in servizio con la compagnia Aeroflot nella rotta Mosca-Alma Ata, allora capitale del Kazakistan, ma non ebbe molto successo per lo scarso comfort dei passeggeri dovuto alle intense vibrazioni e al forte rumore prodotto dai motori che spingevano il velivolo alla velocità supersonica. Inoltre, il Tupolev 144 presentava centinaia di guasti, molti dei quali si verificarono in volo, come la depressurizzazione della cabina fino alle numerose avarie dei motori.
Nel 1984 il progetto Tupolev TU-144 fu definitivamente abbandonato, anche se nel 1999 l’aereo supersonico russo tornò a volare per un breve periodo grazie alla americana NASA che sponsorizzò un programma di ricerca della durata di 3 anni tra USA e Russia sul volo supersonico utilizzando il “Konkordski” come aereo sperimentale.
Il Tupolev TU-144 è stato un aereo particolare, che sicuramente ha affascinato molti europei nonostante la Guerra fredda e riscaldato i cuori del popolo sovietico. La sua storia, insieme a quella del Concorde, hanno segnato importanti tappe che hanno portato l’uomo a volare a velocità supersoniche.