Ai monaci cistercensi le chiavi, nuovo inizio per Sabiona

Le chiavi del monastero di Sabiona e del tabernacolo sono state consegnate ieri dal vescovo Ivo Muser al padre cistercense Kosmas Thielmann, proveniente dall’abbazia viennese di Heiligenkreuz: con il suo insediamento, una comunità religiosa è tornata ad abitare il monastero di Sabiona dopo l’abbandono delle suore benedettine nel 2021. Il nuovo inizio per Sabiona è stato festeggiato sulla rocca sopra Chiusa con due momenti ufficiali.

La cerimonia di accoglienza dei cistercensi nel monastero di Sabiona si è sviluppata in due tappe: il tradizionale ricevimento tirolese di benvenuto presso la chiesa di Nostra Signora, con i rappresentanti istituzionali, la banda musicale di Chiusa e gli Schützen del circondario di Bressanone, e a seguire la celebrazione religiosa presieduta dal vescovo Ivo Muser nella chiesa del monastero, concelebranti Maximilian Heim, abate dei cistercensi austriaci, e il decano di Chiusa Georg Martin. Nel corso del rito religioso sono stati consegnati al monaco padre Kosmas Thielmann, il nuovo “inquilino” di Sabiona, il decreto di nomina per la cura pastorale dei pellegrini che giugono a Sabiona, le chiavi del monastero e del tabernacolo.

Nella sua omelia il vescovo Muser ha sottolineato l’importanza storica di Sabiona, che dal V secolo ha svolto un ruolo centrale nel territorio della Chiesa di Bressanone e Bolzano e ha visto le suore benedettine abitare il monastero dal 1685 al 2021. L’insediamento di padre Kosmas “segna l’inizio di un nuovo capitolo nella storia di Sabiona. Con gratitudine, speranza e grande gioia – ha detto Muser – consegno a lui consegno le chiavi che mi aveva affidato madre Ancilla, la badessa.” Il vescovo ha ringraziato le tante persone e le istituzioni che, a vario titolo e per le rispettive competenze, “hanno sostenuto questo progetto con benevolenza, preghiera e speranza. È un inizio piccolo, concreto e convinto.”

Al termine della celebrazione i numerosi fedeli accorsi a Sabiona hanno ascoltato il saluto di padre Kosmas, dell’abate di Heiligenkreuz e del sindaco di Chiusa Peter Gasser. Padre Kosmas, che presterà servizio anche come collaboratore pastorale nelle parrocchie di Chiusa, Gudon, Ponte Gardena, Colma, Lazfons e Velturno, ha ringraziato per il nuovo compito affidatogli e ha rivolto un appello alla comunità altoatesina: “Fate di Sabiona un centro spirituale del vostro territorio, il monte sacro del Tirolo. Con il vostro cuore e con i vostri piedi di pellegrini decidete cosa potrà diventare questo luogo”.

L’abate Maximilian Heim ha ricordato l’incoraggiamento e il sostegno del vescovo Muser e della badessa negli anni passati e ha specificato che l’abbazia di Heiligenkreuz non può avviare subito una nuova comunità religiosa a Sabiona perché i cistercensi sono già impegnati nell’apostolato in tanti luoghi, “ma questo insediamento è comunque un nuovo inizio.”

Il sindaco Peter Gasser ha evidenziato il significato storico e culturale di Sabiona per Chiusa e sottolineato la gioia di vedere il monastero oggi nuovamente abitato: “L’assenza di vita spirituale ha lasciato un vuoto che tutti abbiamo sentito. Questa giornata segna il ritorno della vita sul monte di Sabiona.” Al termine della cerimonia padre Kosmas ha annunciato che d’ora in poi la Santa Messa sarà celebrata ogni giorno alle 11.30 nella cappella della chiesa del monastero. Ci sarà in ogni momento la possibilità di confessarsi e di incontrarsi. Le classi scolastiche, i gruppi di preghiera e tutti gli altri gruppi sono invitati a visitare Sabiona per colloqui, ritiri ed altre occasioni.

Foto, Padre Kosmas, il vescovo Ivo Muser e il sindaco Peter Gasser al ricevimento con gli Schützen del circondario di Bressanone e la banda musicale di Chiusa