CNA: “Ipes, è arrivato il momento di un istituto 4.0”

Incontro tra l’assessora provinciale all’edilizia agevolata e alla sicurezza Ulli Mair e CNA Alto Adige Südtirol. Sul tavolo la necessaria riforma dell’istituto per l’edilizia sociale e la sicurezza.

L’emergenza abitativa che si ripercuote negativamente sulla possibilità delle aziende di intercettare nuovo personale rende necessario un intervento a tutto campo anche per quanto riguarda il ruolo dell’Ipes. Secondo CNA Alto Adige Südtirol l’Istituto, previa modifica del quadro normativo particolarmente datato e dopo un’adeguata riqualificazione interna, potrebbe mutare il suo ruolo diventando una vera e propria Agenzia per la casa. La proposta è stata presentata in un incontro all’assessora competente Ulli Mair. “In alternativa alla costruzione di nuovi alloggi, resa difficile dalla carenza di terreni disponibili, e all’acquisto di singoli alloggi privati ubicati in diversi edifici, resa complicata dalla necessità di partecipare alle gestioni condominiali, l’IPES dovrebbe adoperarsi per locare alloggi da privati, attualmente sfitti, con procedure nuove, in modo da avere un’immediata disponibilità di immobili per gli interventi di emergenza”, così il presidente Claudio Corrarati che aggiunge: “Questo nuovo ruolo ricoperto dall’Ipes potrebbe convincere molti proprietari a dare in affitto spazi oggi tenuti vuoti per paura dei danni, del mancato pagamento dell’affitto e degli sfratti con tempistica molto lunga”. Secondo il modello presentato all’assessora da CNA, l’Ipes prenderebbe gli immobili in affitto, avrebbe un rapporto diretto con gli inquilini e si farebbe carico dell’ordinaria manutenzione. Al proprietario resterebbe l’incombenza della gestione condominiale e l’eventuale partecipazione alle spese di manutenzione straordinaria.

Questo tipo di “garanzia pubblica” dovrebbe consentire di applicare prezzi di locazione calmierati ai proprietari, da mettere a disposizione dell’utenza previo l’accertamento di requisiti ben precisi e funzionali alle esigenze del territorio, ad esempio contratti di lavoro presso imprese, enti o istituti pubblici dell’Alto Adige, oltre a definire limiti massimi di reddito per accedere all’affitto calmierato. Oltre a questo ruolo, l’Ipes dovrebbe, a detta di CNA, rivedere le proprie procedure per il risanamento del patrimonio edilizio, che rappresentano un’importante occasione di lavoro per le piccole e medie imprese artigiane dei settori edilizia, impiantistica e serramenti e infissi. “Opportunità che vanno migliorate per venire incontro a un settore come quello edilizio già interessato negli ultimi mesi da profonde modifiche”, ha dichiarato il presidente di CNA Costruzioni Rodolfo Gabrieli.

L’assessora Mair ha concordato sulla necessità di una riforma dell’Istituto e proprio sulla voce delle manutenzioni ha dichiarato che potrebbero essere prese ad esempio delle soluzioni già applicate in altri campi e che prevedono la realizzazioni di strutture di rete tra piccole e medie imprese locali.

Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il tema sicurezza. “Aiutare le imprese, anche economicamente, a difendere le proprietà attraverso sistemi di videosorveglianza è uno dei temi che stiamo affrontando come giunta”, ha assicurato l’assessora.

Foto, l’assessora Ulli Mair con il presidente CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati, il presidente di CNA Costruzioni Rodolfo Gabrieli e i vicedirettori Lorena Palanga e Felice Espro