Il pianoforte è stato un importante protagonista di questa edizione del Bolzano Festival Bozen. Con le celebrazioni dei 100 anni dalla morte del compositore Ferruccio Busoni a cui è dedicato il prestigioso concorso bolzanino, gli eventi e gli artisti non si sono risparmiati, aprendo una finestra sul mondo pianistico contemporaneo e anche quello storico dello stesso Busoni.
Con il concerto di Roman Fediurko a Palazzo Mercantile, il 6 settembre alle ore 12:30, si chiude perciò idealmente quest’anno speciale e questo ricco focus pianistico. Fediurko è un giovanissimo pianista ucraino, di appena vent’anni, che ha cominciato a partecipare ai concorsi pianistici già dall’età di sei anni. Non stupisce quindi che la lista dei suoi premi sia infinita, ma l’interesse del festival bolzanino per questo giovane talento è da collegare principalmente alla sua vittoria all’ “Horowitz Competition Kyiv-Geneva” nel 2023. Il celebre concorso ucraino dedicato al genio del pianista Vladimir Horowitz ha dovuto affrontare in questi ultimi anni comprensibili difficoltà, dovendo decidere necessariamente di trasferire la propria sede per via del conflitto da Kiev a Ginevra.
Vincendo questo premio Fediurko è entrato a far parte dunque di quella élite di giovani professionisti che rappresentano il pianismo contemporaneo e ne incarnano i valori e le ambizioni, alla ricerca di un posto nell’olimpo dei grandi della musica classica.
Il programma di questo lunch-concert comincia con il Rondò in la minore KV511 di Wolfgang Amadeus Mozart. Questa pagina scritta nel 1787 rappresenta un’importante punto di svolta nel linguaggio del compositore, che reduce dai successi delle Nozze di Figaro si cominciava a dedicare al Don Giovanni. In questo Rondò emerge tutta la distanza dal virtuosismo brillante che andava di moda a Vienna fino a poco tempo prima; un linguaggio nuovo che alcuni studiosi hanno persino definito “romantico”, improntato ad una maggiore libertà formale e ad una tensione emotiva nuova.
Il secondo brano in programma è la Sonata n. 2 di Skrjabin, intitolata Sonate-fantaisie, secondo episodio di un ciclo di dieci sonate che il compositore dedicò al suo strumento nel corso della sua vita e che riflettono il passaggio da un linguaggio tardoromantico a sperimentazioni più moderne. Una sonata in due tempi, che sembra riallacciarsi alle tante reinterpretazioni romantiche della Sonata “al chiaro di luna” di Beethoven, tanto che Skrjabin appose alla partitura una traccia programmatica che richiama un paesaggio notturno ed il sorgere della luna.
Il programma si conclude con la Sonata n. 3 di Fryderyk Chopin, la seconda e ultima vera e propria sonata del catalogo del compositore (la n. 1 è un’opera giovanile pubblicata postuma). Se fino a pochi decenni prima questo genere era la forma per eccellenza della composizione strumentale, non stupisce che nel pieno della temperie romantica la preferenza fosse tutta per i pezzi brevi, ma Chopin riesce comunque ad affrontare la complessa architettura sonatistica riempiendola con il suo personale linguaggio e cifra poetica.
Con il formato del “lunch concert” la Fondazione Busoni-Mahler propone un appuntamento in cui è possibile impegnare la pausa pranzo condividendo un momento musicale accompagnato da un buffet. Il cibo e le bevande sono comprese nel costo del biglietto.
I biglietti per il lunch concert sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale in piazza Verdi 40 a Bolzano (Tel 0471 053800).
Le casse sono aperte secondo i seguenti orari: martedì – venerdì 14:30–19:00, sabato 15:30–19:00.
I biglietti sono acquistabili online sul sito www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it
Foto, Fediurko/© Julia Wesely