La Turchia chiede di entrare nel BRICS, sempre più lontana dall’UE

La Turchia ha ufficialmente presentato una domanda per entrare a fare parte dei BRICS, ovvero l’organizzazione internazionale delle economie emergenti fondata nel 2009, di cui fanno già parte Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica. Tale domanda è stata presentata nei mesi scorsi in seguito alla mancanza di progressi nel negoziato di adesione della Turchia all’Unione Europea, congelato da circa 8 anni.
La richiesta potrebbe essere presa in considerazione durante il vertice dei Paesi membri del BRICS che si terrà in Russia tra il 22 e il 24 ottobre. 
La proposta di Ankara si propone come mossa mirata ad ampliare il raggio di azione turco verso est ed espandere l’influenza globale della Turchia.
Lo scorso 10 giugno il ministro degli Esteri turco Fidan aveva partecipato ai lavori del summit dei ministri degli Esteri dell’organizzazione come ospite, invitato dalla Russia, occasione nella quale Fidan aveva definito il BRICS come un’alternativa all’Unione Europea.
Il BRICS ha come obiettivo quello di rafforzare l’asse tra le cinque principali economie emergenti e negli ultimi anni ha incrementato il proprio prestigio a livello economico, tanto che il presidente turco Erdogan ha mostrato il suo interesse ai vantaggi che potrebbero derivare dall’eventuale adesione della Turchia al BRICS .

Foto, Recep Tayyip Erdoğan