Una performance per ascendere a Monte San Vigilio e nel capannone di Pichler Projects il clubbing di Transart

Ascendere in un pellegrinaggio verso vette fisiche ed estetiche, immersi nella luce e nella pace dei boschi, per poi discendere in profondità nel buio della notte dove ribollono i beat magmatici della techno.

Tutto questo sarà possibile, grazie a Transart, in un’unica lunga giornata, il 14 settembre. Prima si salirà a Monte San Vigilio con l’ensemble sperimentale russo Kymatic Ensemble, con una performance specificamente creata per questa occasione, mentre la sera ci si sposterà all’Edison Park (Pichler Projects) di Bolzano per “Mutek plays Transart”.

Monte San Vigilio è un luogo particolarmente amato da Transart e il suo pubblico e negli anni è stato teatro di tante performance e progetti. Questa volta però il compositore Alexander Manotskov ha composto un’opera musicale per voce ed ensemble da camera specificamente pensato per questo luogo. Ascension è il titolo di questa partitura site-specific, composta per la suggestiva risalita verso Monte San Vigilio. Come il titolo suggerisce l’opera si fonda dal punto di vista sonoro e spaziale sull’idea del pellegrinaggio e dell’ascesa, invitando il pubblico anche in senso letterale a muoversi insieme all’ensemble verso la cima del monte, attraverso una serie di esperienze musicali e visive. Questa partitura accosta pagine di pura musica contemporanea ad alcuni canti tradizionali come ad esempio Adiyukh, una melodia legata all’epica del Caucaso e interpretata dalla cantante e artista circassa Svetlana Mamresheva.

Non solo la natura di questo brano è site-specific, ma è anche pensata specificamente per l’ensemble Kymatic nel quale il compositore Manotskov suona anche il violoncello e le percussioni. Kymatic si definisce un gruppo imprevedibile e avventuroso, per la sua capacità di creare paesaggi sonori mutevoli, capaci di trasformarsi da ambienti fragili e trasparenti a muri di suono di chitarre, percussioni ed elettronica. Questo rende l’ensemble una delle realtà più rare e interessanti della scena musicale indipendente russa.

La performance si terrà alle ore 12:00 e alle ore 15:30. Un biglietto che include il viaggio in funivia e la partecipazione alla performance sarà venduto a Lana, alla stazione di terra della funivia, dallo staff di Transart al prezzo di 17 euro.

E come premesso dall’aria sottile delle cime boscose si scende nella notte cittadina, tra i fumi e le luci pulsanti della techno che riempiranno il capannone industriale di Pichler Projects – Edison Park a partire dalle ore 23:00. Anche quest’anno la line-up è firmata da Alain Mongeau, fondatore e direttore di Mutek, il celebre festival di musica elettronica e arti digitali di Montreal, che porta a Bolzano una selezione dei suoi migliori artisti.

La serata comincia con il live-set di RAMZi, alias Phoebé Guillemot, una compositrice, sound designer, curatrice e artista visiva di base a Montréal. Il suo alter-ego RAMZi nasce come progetto musica nel 2012, fondendo musica ambient, elettronica, strumenti acustici e arti visive. Nel corso del tempo e attraverso 10 album RAMZi si è evoluta come un personaggio fittizio, prendendo la forma di un animale guida, di guardiano di un ecosistema parallelo evolutosi dall’interazione tra natura e tecnologia, nostalgia e futurismo.

Segue il live di un’altra artista di alto profilo internazionale come Myriam Bleau, compositrice e artista digitale, dal titolo Hypermobility. Le sue performance, pur partendo dalla musica e dal suono si concentrano sul gesto performativo, utilizzando interfacce audiovideo e strumenti interattivi che collegano suono, luci e movimento.

A concludere la serata si succederanno The Fear Ratio, il progetto collaborativo di Mark Broom e James Ruskin e il DJ-set di Ciel, co-proprietaria dell’etichetta di Toronto Parallel Minds, e membro del collettivo femminista e LGBTQIA+ Discwoman.

I biglietti per tutti gli spettacoli di Transart sono acquistabili online sul sito del Teatro Comunale di Bolzano oppure alle casse durante gli orari di apertura (mar-ven 14.30 – 19.00 / sab 15.30-19.00), oppure presso la Transart OASIE, aperta tutti i giorni del festival dalle 17.00 alle 20.00. 

Foto, Kymatic Ensemble