Per la prima volta premiati i castagneti più pregiati dell’Alto Adige

L’iniziativa Baumgart si è posta l’obiettivo di promuovere i frutteti di pregio, compresi i castagneti. Per aumentare la visibilità di questi habitat e riconoscere il valore di chi li coltiva, Baumgart organizza ogni anno dei campionati e assegna dei premi ai frutteti più pregiati. Nel 2024, l’iniziativa ha organizzato il primo campionato di castagneti – il boschetto vincitore è stato ora scelto.
Si tratta di una forma di utilizzo del territorio estesa, multifunzionale e tradizionale, costituita da alberi da frutto ad alto fusto: stiamo parlando dei castagneti, diffusi in Alto Adige con una superficie utile di circa 400 ettari. Per dare attenzione al fatto che i castagneti sono un habitat che merita di essere protetto, che caratterizza il paesaggio e crea identità, l’iniziativa Baumgart 2024 ha invitato tutti i gestori di castagneti dell’Alto Adige a partecipare al primo campionato di castagneti. Attraverso questo campionato, l’iniziativa mira a valorizzare la coltivazione dei castagneti, in quanto strettamente legata alla cultura altoatesina e, non da ultimo, utile a fornire alla popolazione alimenti di alta qualità.
Venticinque gestori di castagneti da Naz-Sciaves a Silandro hanno risposto all’appello dell’iniziativa e si sono iscritti per partecipare. I castagneti iscritti sono stati visitati da un esperto e valutati in base a criteri quali estetica, manutenzione, utilizzo e biodiversità.
Il vincitore del primo Campionato altoatesino del castagno è stato Paul Kofler di Keschtnhof con il suo boschetto a Castelbello. “Questo boschetto rappresenta tutti i valori per i quali noi dell’iniziativa Baumgart ci impegniamo. La tradizionale recinzione a picchetto della Val Venosta e i muretti a secco sono stati costruiti o restaurati di proposito. Il boschetto si inserisce magnificamente nel paesaggio montano circostante ed è molto ben curato. I vecchi castagni con le loro numerose cavità e i prati ampiamente coltivati offrono rifugio a molte specie animali e vegetali.  Infine, ma non meno importante, la struttura contribuisce anche al successo economico dell’azienda agricola”, spiega Philipp Bodner, ricercatore di Eurac Research, motivando la decisione della giuria.
Il secondo posto è andato a Christoph Ladurner di Labers, vicino a Merano. Con grande impegno, l’agricoltore ha rivitalizzato i castagneti in affitto, che erano cresciuti troppo, e ha avviato una coltivazione professionale di castagne. Il grande valore dei castagneti come elemento del paesaggio culturale gioca in questo caso un ruolo importante.
Il terzo posto è andato all’imponente castagneto di Villa Toldt a Varna, gestito da Luise Pichler e Oliver Tarsia. Anche questo castagneto è molto ben curato e la conservazione degli enormi alberi secolari è una priorità assoluta insieme alla gestione ecologica dell’area.
Se tutti i castagneti registrati sono accomunati dalla loro incredibile diversità, i loro gestori hanno una cosa in comune: la passione e la perseveranza con cui gli alberi e le aree vengono curati in condizioni spesso difficili. Ogni castagneto è unico e merita di essere preservato, e tutti i gestori danno un contributo prezioso alla conservazione di questo paesaggio culturale.L’iniziativa Baumgart, fondata nel 2021, comprende Eurac Research, Gallo Rosso, Bioland Alto Adige, Sortengarten Südtirol, l’Heimatpflegeverband, l’Obstbaumuseum, Ufficio Natura della Provincia autonoma di Bolzano, il Centro di Sperimentazione Laimburg e la Federazione Ambientalisti Alto Adige.

Foto ©Philipp Bodner – da sin. Helmut Tauber, Helmuth Scartezzini, Philipp Bodner, Oliver Tarsia, Luise Pichler, Paul Kofler, Max Gögele, Sonja Kofler, Christoph Ladurner, Julian von Spinn, Franz Winkler, Dominik Greiss, Dietmar Battisti