Forte esplosione presso lo stabilimento Toyota di Bologna, morti e feriti

Questa mattina nello stabilimento TOYOTA a Bologna si è verificata una forte esplosione che ha provocato 2 morti e 11 feriti.
La causa sarebbe lo scoppio di un compressore utilizzato nella fabbrica che provocando una forte onda d’urto ha fatto crollare metà della struttura travolgendo gli operai.
Vittime che si aggiungono alla lunga lista delle morti sul lavoro. Nel 2024 l’Italia ha registrato un preoccupante aumento delle morti sul lavoro, evidenziando la necessità urgente di riforme nei settori della sicurezza e della prevenzione.
Secondo i dati recenti, i decessi sul posto di lavoro sono aumentati del 10% rispetto all’anno precedente, con un totale di oltre 1.200 morti.
Anche in Trentino-Alto Adige sono aumentati gli infortuni sul lavoro, come  si apprende dai dati diffusi da Anmil, in Provincia di Bolzano il 5,3% in più, a Trento il 17,5% in più rispetto al 2023.
I settori più colpiti sono l’edilizia, l’agricoltura e l’industria manifatturiera, dove le condizioni di lavoro spesso rimangono pericolose nonostante le normative esistenti.
Le cause principali di questi incidenti sono legate a cadute, infortuni causati da macchinari, come nel caso di Bologna, oppure a una mancanza di formazione adeguata.
Per questo motivo  è fondamentale un impegno collettivo da parte di aziende, sindacati e governo per garantire che ogni lavoratore possa svolgere le proprie mansioni in un ambiente sicuro e protetto.
La cultura della sicurezza deve diventare una priorità, affinché il numero di morti sul lavoro possa diminuire drasticamente nei prossimi anni.