Al Carambolage Julien Cottereau il  1° premio al “Niederstätter surPrize”

Con entusiasmo e tanta ispirazione verso una creatività senza limiti, l’8 novembre si è conclusa la ventiduesima edizione del Concorso Europeo di Teatro d’Arte varia “Niederstätter surPrize” al Carambolage di Bolzano. Per tre serate, artisti di fama internazionale hanno presentato il loro talento, trascinando letteralmente il pubblico con esibizioni non verbali e multilingue.

Ad aprire lo spettacolo in tutte e tre le serate è stato il maestro francese della pantomima, Julien Cottereau. Con il suo commovente spettacolo “Carte blanche” – un gioco poetico di gesti ed effetti sonori – Cottereau ha incantato il pubblico, lasciando un’impressione duratura.

La seconda performance è stata proposta da Trygve Wakenshaw, della Nuova Zelanda. Nella sua rappresentazione “Nautilus”, con il teatro fisico e un nonsense audace, ha esplorato le possibilità della pantomima spingendole al limite. A ritmo serrato, ha trasformato il suo corpo slanciato in una moltitudine di ruoli, scene e gag.

Il terzo e ultimo partecipante è stato ogni sera il trio multiculturale e pieno di energia, Tridiculous. Tre talenti da Russia, Ucraina e Israele – Semion Bazavlouk, Ihor Yakymenko e Rosthyslav Hubaydulin – hanno unito breakdance, beatbox, acrobazie e comicità in uno spettacolo travolgente, portando il pubblico in un viaggio dinamico e pieno di humor.

Come nelle edizioni precedenti, i premi in palio al “Niederstätter surPrize” erano tre. Il pubblico presente in tutte le serate ha deciso a maggioranza chi premiare. Venerdì ha avuto luogo l’attesa cerimonia di premiazione.

Il 1° premio, del valore di 3.000 Euro, è andato al francese Julien Cottereau. Il 2° premio (2.000 Euro) è stato assegnato al trio multiculturale Tridiculous, e il 3° premio (1.500 Euro) a Trygve Wakenshaw della Nuova Zelanda. Oltre ai premi in denaro, gli artisti hanno ricevuto dei trofei realizzati quest’anno in vetro puro da Andreas Rier. L’abile e affascinante moderazione di Eva Kuen ha accompagnato l’intero festival di tre giorni.

Foto, Julian Cattereau