Festival di Teatro “Il Mascherone” torna a Bolzano

Il festival nazionale di teatro “Il Mascherone” giunge alla sua 26esima edizione. La sede scelta è sempre quella del Teatro Comunale di Gries, luogo ormai consolidato per tale rassegna, attesa sia dagli abitanti del quartiere, ma gradita anche da coloro che si spostano volentieri per assistere agli spettacoli presso questa bella struttura. La formula del festival rimane la stessa: dal bando di partecipazione al concorso sono stati visionati numerosissimi spettacoli presentati da compagnie di tutta Italia e la nostra giuria tecnica ha selezionato i 5 migliori, tenendo conto della qualità degli spettacoli presentati, della tematica e della varietà. Quindi si propone un cartellone con spettacoli di diverso genere e che possano incontrare il favore del nostro pubblico ormai affezionato. Si passa dalla commedia contemporanea, al dramma, ai classici rivisitati in chiave moderna. Questa stagione risulterà maggiormente impegnativa in termini economici ed organizzativi in quanto alcune compagnie di quelle selezionate provengono da località distanti, ma che sono risultate finaliste per l’importante contributo culturale che hanno dimostrato già nella fase di selezione. Chiuderà la rassegna il nuovo spettacolo di Luci della Ribalta. Di seguito programma e  calendario con le compagnie partecipanti. Gli spettacoli sono tutti, come sempre, la domenica pomeriggio.

Nel centenario di Giacomo Matteotti

domenica 17 novembre ore 16.30 Teatro Gries

La compagnia Le Colonne di Latina

Regia di Giancarlo Loffarelli

“diecigiugnoventiquattro”

di Giancarlo Loffarelli

Ambientato a Roma nel 1924, il dramma mette in scena gli ultimi giorni della vita di  Giacomo Matteotti. La vicenda procede avanti e indietro nel tempo ricostruendo il percorso politico di Matteotti e le motivazioni del rapimento e della sua uccisione. Tutto è raccontato dal punto di vista della domestica di casa Matteotti, Anna, una donna del popolo che rappresenta un vero e proprio “personaggio-coro”. Con lei,unico personaggio creato dall’Autore, quattro personaggi storici: Giacomo Matteotti, la moglie Velia Ruffo, Filippo Turati e Giuseppe Modigliani.

L’autore tratteggia in maniera originale e coinvolgente una delle figure più significative della storia d’Italia, Giacomo Matteotti. Significativa invenzione drammaturgica è che la sua vicenda umana e politica sia raccontata attraverso il punto di vista di un personaggio di fantasia: una collaboratrice domestica nonché testimone diretta dei fatti che precedettero l’omicidio del 10 giugno 1924. La “deposizione” della donna, che si rivolge direttamente al pubblico, è inframezzata da scene in cui assistiamo alle discussioni tra Matteotti, la moglie Velia Titta e i compagni di partito. Ne esce così un affresco dai contenuti impegnativi, ma dipinto con mano leggera e arricchito da gustosi dettagli quotidiani.

Domenica 22 dicembre ore 16.30 Teatro Gries

La Compagnia Armathan di Verona

“ Maladie d’Amour “ (Marcel e Pauline)

Regia di Marco Cantieri

Il ticchettio della macchina da scrivere e le note del violino fanno da colonna sonora all’amore di Marcel e Pauline, due giovani artisti che si conoscono, si amano e decidono di unire i loro cuori, la loro vita, i loro sogni. La loro è una storia semplice, quasi normale.

E nella valigia di questo lungo viaggio insieme, hanno voluto raccogliere unicamente emozioni e carezze, risate e litigi, abbracci, pensieri… Le parole, per Marcel e Pauline, non sono mai state importanti. Ci hanno chiesto di raccontare il loro amore così, con delicatezza. L’abbiamo fatto, divertendoci, scherzando, talvolta commossi, ma sempre meravigliati dalla profondità del loro essere persone semplici. E forse, il loro racconto…un po’… lo sentiamo anche nostro!

domenica 19 gennaio ore 16.30 Teatro Gries

La Compagnia Micromega di Verona

Morto un marito se ne fa un altro

Regia di Matteo Spiazzi

Tre giovani vedove si ritrovano alle prese con il funerale dei rispettivi mariti e con un cambio di vita imprevisto. Dovranno far fronte alle incertezze e ai dubbi con la vita, cercando di reagire e di ricominciare.
​Un inatteso evento le metterà alla prova portandole ad una soluzione creativa.
Una commedia brillante che racconta con ironia di come la vita ci metta di fronte a situazioni incredibili.

domenica 9 febbraio ore 16.30 Teatro Gries

Il Teatro delle Forchette di Forli’

Aspettando Godotdi Samuel Beckett Regia Stefano Naldi

Aspettando Godot, dramma volendo anche comico-grottesco, associato al cosiddetto teatro dell’assurdo e costruito intorno alla condizione dell’attesa è un’opera teatrale che venne scritta da Samuel Beckett verso la fine degli anni quaranta. Nella cultura popolare Aspettando Godot è divenuto sinonimo di una situazione, spesso esistenziale, in cui si aspetta un avvenimento che dà l’apparenza di essere imminente, ma che nella realtà non accade mai e in cui di solito chi l’attende non fa nulla affinché questo si realizzi, vedi appunto i due barboni protagonisti che si limitano ad aspettare sulla panchina invece di avviarsi incontro a Godot. Spesso la critica nel tempo ha dato a Godot una sorta di rappresentanza di un qualche Dio dominante,anche se lo stesso Beckett rinnegò da subito questa interpretazione,Qua il regista Stefano Naldi invece tocca una nota sonora tenuta in sordina nel testo da Beckett, dove non è Dio che si aspetta, che non si ricerca, che ci manda a dire arriverò domani, ma il senso Tutto del Divino Naturale delle cose, cogliendo quella visione speculare appunto per la quale guardando da un altro punto di osservazione, ci si accorge che il grande albero presente in scena non è lì solo a far da sfondo e come da testo a mostrare il tempo che passa, bensì a dimostrare che il miracolo sta proprio li, in quei legni, che ci mostrano di come il Tempo Immortale divenga infinitamente superiore a qualsiasi durata dell’umana esistenza. Una filosofia molto più orientale che occidentale, e infatti quel che appare all’apertura sipario altro non è che un giardino zen a misura d’uomo.

domenica 9 marzo ore 16.30 Teatro Gries

La Compagnia Piccola Ribalta di Civitanova Marche

“I Persiani”di Eschilo

Regia di Antonio Sterpi

Scrisse Pavese: “… anche vinto il nemico è qualcuno, che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo, dare una voce a questo sangue, giustificare che l’ha sparso. Guardare certi morti è umiliante (…) al posto del morto potremmo essere noi: non ci sarebbe differenza, e se viviamo lo dobbiamo al cadavere imbrattato. Per questo ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione”. Questo pensiero è stato la guida che ha condotto il lavoro su I Persiani: mettersi dalla parte del vinto, di colui che non avrebbe avuto voce nella narrazione, collocarlo sul palco e porre il vincitore del conflitto seduto nella parte assegnata al pubblico. Eschilo ci parla per la prima volta dello scontro tra Asia e Europa, tra dittatura e democrazia, ci parla del mancato rispetto della natura e della potenza dell’intelletto che vince sulla forza bruta. Sono tematiche drammaturgicamente dirompenti ed emozionanti che si presentano a noi con sconcertante modernità. Per questo si è voluto mantenere un’impostazione atemporale per costumi, recitazione e scelta musicale. Così pure lo studio scenografico di Luigi Ciucci ha permesso di mantenere alcuni elementi tipici della tragedia greca riportando, nel contempo, l’idea della tridimensionalità, elemento questo, che contraddistingue il teatro del novecento. L’intento di avvicinare al nostro quotidiano un mondo tanto lontano, ci induce a riflettere, ad interrogarci sui mali che ancora albergano nell’animo umano.

domenica 13 aprile ore 16.30 Teatro Gries

Luci della Ribalta in collaborazione con Fabrizio De André Ensemble

A Forza di Essere Vento”

Il gruppo “Fabrizio De André Ensemble” nasce da una comune passione per il grande cantautore genovese. Lo spettacolo è un coinvolgente percorso, a cavallo tra musica, teatro e poesia, che comprende note biografiche, digressioni, aneddoti, immagini e incursioni narrative legate ai brani più significativi. Sul palcoscenico si incontrano artisti provenienti da diverse località e con diverse influenze musicali. Vengono proposti arrangiamenti originali e, naturalmente, ispirati a diversi periodi del percorso musicale di Fabrizio De André. Lo spettacolo “A Forza di Essere Vento” è stato accolto dal pubblico con grandissimo entusiasmo ed è già stato parte di calendari di grande rilievo quali Rocce Rosse Blues Festival, Musica sulla Bocche Jazz Festival, Folkest, solo per citarne alcuni. In una occasione speciale, tra il ricordo della nascita e del 25° anniversario della scomparsa di Faber, la “Fabrizio De André Ensemble” proseguirà con entusiasmo questo fantastico viaggio musicale….per la stessa ragione del viaggio, viaggiare.

Foto di scena “diecigiugnoventiquattro”@ Il Mascherone