Debutto col botto per la Fisar Alto Adige all’edizione di quest’anno del Merano Winefestival. La Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori – Delegazione Alto Adige ha partecipato attivamente all’intera kermesse, raccogliendo consensi e sviluppando una fitta rete di relazioni.
Oltre allo stand posizionato proprio all’ingresso del Kurhaus, nella serata di venerdì 8 novembre venti sommelier della Fisar hanno accompagnato la Cena di Gala, illustrando ai commensali le caratteristiche dei vini provenienti da tutta Italia.
Sabato, domenica, lunedì e martedì i sommelier della Fisar altoatesina hanno prestato la loro attività presso i banchi di assaggio, affiancando o persino sostituendo i produttori. Inoltre la Federazione ha organizzato sette Masterclass “private” per ristoratori e albergatori che ne hanno fatto richiesta, presentando in particolate i vini del Molise, del Piemonte e della Toscana.
Molto partecipata e apprezzata la Masterclass sui vini delle Abbazie (Novacella, Muri Gries e Bellavista della Franciacorta) mettendo in luce l’intera produzione di questi luoghi spirituali che, tra le loro attività, contemplano la produzione di vini di qualità, ma anche prodotti gastronomici e per la cura della persona. In occasione di questa Masterclass, la “Fisar in rosa” – che dal 2011 valorizza e sostiene il ruolo delle produttrici e delle sommelier, in generale delle donne impegnate nel mondo del vino – ha presentato alcune case history sul ruolo delle donne nelle abbazie e nei conventi, ad esempio quella di convengo composto da 14 suore dedito anche alla produzione vinicola.
Nelle varie serate del “Fuori Festival”, i sommelier Fisar hanno stappato bottiglie e prestato le loro competenze nei ristoranti meranesi aderenti all’iniziativa.
Inoltre è stata organizzata un’intensa attività di formazione per il personale di sala di alberghi e ristoranti di fuori provincia interessati a conoscere vini, viticoltura e terroir dell’Alto Adige.
“Il debutto al Winefestival per la Fisar è stato un trampolino di lancio – spiega Raoul Ragazzi, delegato Fisar Alto Adige – per un fitto programma che, tra la fine di quest’anno e l’intero 2025, ci porterà a divulgare l’amore e la passione per il vino in tutto l’Alto Adige e, attraverso la Fisar nazionale, che conta 87 delegazioni territoriali e oltre 18.100 associati, ci consentirà di spiegare i vini altoatesini nel resto d’Italia. Non è un caso se la nostra sede è a Merano, sempre di più considerata la “Davos della viticoltura”, punto di riferimento internazionale non solo per produttori e appassionati di vino, ma in generale per chi ama il buongusto e cultura. Sempre di più la Fisar cercherà di mettere in sinergia il mondo del vino con il panorama artistico e culturale e con iniziative di beneficenza. Fisar è inoltre impegnata in una collaborazione sin dal 2014 con “Slow wine”, la guida di riferimento per l’enologia sostenibile”.
Per sostenersi, la Fisar, oltre al tesseramento, organizza incontri di networking ed eventi esclusivi di business. Tra questi, segnaliamo la partnership al Merano Winefestival con l’FC Südtirol che ha consentito di sviluppare un insolito legame tra sport e enogastronomia.
In foto. Sommelier Fisar impegnati al Merano Winefestival