I militari della Stazione Carabinieri di Renon hanno trovato e sequestrato delle piante di cannabis indica, la pianta da cui si ricavano varie droghe tra cui marijuana e hashish. L’ignoto coltivatore diretto deve avere oltre che il pollice verde anche la passione per la montagna e le passeggiate nei boschi perché i militari hanno fatto non poca fatica a trovare la piccola piantagione, sparsa tra gli alberi in una zona davvero impervia, in località Gaugg, nella frazione di Vanga.
Le piante erano solo tre, ma i Carabinieri probabilmente non le avrebbero mai trovate se non le avesse notate un occhio attento di un passante. Certo non è proprio un luogo di transito, ma se uno è appassionato di funghi potrebbe trovarle e, in effetti, non appaiono proprio appartenere alla flora locale con quelle foglie lanceolate di verde acceso. Vero anche però che difficilmente dei semi di canapa indiana possono essere finiti lì da soli, portati dal vento o dagli uccelli. Sicuramente una manina esperta li ha piantati e fatti crescere rigogliosi. Certo, con solo tre piante non siamo di fronte al Pablo Escobar altoatesino, probabilmente era un raccolto destinato al piccolo spaccio tra amici oppure all’uso personale. Ma la legge sul controllo degli stupefacenti (DPR 309/1990) considera la coltivazione di qualsiasi pianta atta a produrre sostanza drogante tra le condotte costituenti reato e la punisce con la reclusione. Molti giovani non lo sanno oppure lo sanno in parte o comunque ci provano e quindi in tante zone d’Italia sfruttano le aree boschive, possibilmente umide, soleggiate e ben irrigate o irrigabili per coltivare la canapa.
Le piante una volta estirpate sono state mandate al laboratorio analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale carabinieri di Bolzano a Laives per essere analizzate e studiate.