Le percussioni di ConTakt per 5 prime assolute | 47. Festival di musica contemporanea di Bolzano

Il 47 Festival di musica contemporanea di Bolzano prosegue con due appuntamenti: un intimo concerto per flauto solo e tuba sola ed un concerto per quartetto di percussioni con cinque partiture in prima assoluta!

Un concerto unico nel suo genere attende gli amanti della musica contemporanea il 16 novembre alle ore 18.00 presso il Centro Trevi di Bolzano: il 47 Festival di musica contemporanea propone un doppio programma monografico per tuba sola e flauto solo con opere quasi esclusivamente prodotte in Alto Adige.

La prima parte del programma è affidata al tubista Michael Pircher, originario di Lana e membro dell’orchestra “Tonkünstler”, una delle più importanti orchestre da camera austriache.

Pircher esordirà eseguendo il brano in prima assoluta di Giuseppe Gammino dal titolo Λήθη (Lete). Gammino, di origini siciliane, è da molti anni attivo come compositore in Alto Adige ed il suo brano fa riferimento nel titolo al famoso fiume infernale, Lete appunto, le cui acque, se bevute, causano la perdita della memoria; una suggestione che sarà tradotta musicalmente in un ipnotico fiume sonoro.

Questo primo tempo del concerto è completato da altri due brani: Stück in 5 Teilen für Basstuba, Kontrabasstuba, Cimbasso solo und Elektronic, di Thomas Mahlknecht, compositore e tubista, ed il brano in prima assoluta Aersolo, di Manuela Kerer. Questa partitura prende ispirazione dall’aerosol, ovvero la dispersione di un liquido o un solido all’interno di un gas, un fenomeno di cui molto abbiamo sentito parlare nel corso di questa pandemia. È soprattutto la forte instabilità di questa soluzione ad affascinare la compositrice, che la rende musicalmente sviluppando suoni veri e propri da una situazione iniziale di movimenti d’aria generata dal soffio dello strumento a fiato.

La seconda parte del programma è come anticipato dedicata al flauto solista, incarnato nella figura di Emilio Galante che a questo strumento ha dedicato la vita. Galante ha studiato a Bologna e a Monaco collaborando con diversi ensemble e incidendo per diverse case discografiche. Si dedica da anni alla composizione e alla musica improvvisata.

È infatti con una sua composizione che comincia la seconda parte del concerto, la Sonata Bachbach, che reinventa alcune parti della Partita per flauto solo di Johann Sebastian Bach e della Sonata per flauto solo di Carl Philip Emanuel Bach, trattandole con elaborazioni modali di carattere novecentesco.

Segue la composizione di Marco Tutino The Game is Lost – The Game is Over, scritta negli anni Ottanta “rubando” i suoni del flipper e trasformandoli in materiale musicale extra-colto. Nato nel 1954 Tutino è un compositore italiano di fama, attivo sin dal suo debutto al Gaudeamus Festival in Olanda nel 1976. Le sue opere sono in programma nelle più prestigiose istituzioni musicali a livello mondiale.

Segue nuovamente un brano di Emilio Galante, Blues It, che ricrea con grande libertà il groove del blues utilizzando però anche un repertorio di tecniche strumentali mutuate dall’avanguardia novecentesca, per poi concludere con un brano del compositore ferrarese Marco Mantovani dal titolo Riavvolgo il nastro dei ricordi, in prima assoluta – un lungo canto, come lo descrive il compositore, che si snoda con un andamento ondulatorio.

Cambia completamente registro il festival con il secondo appuntamento della settimana il 17 novembre alle ore 20.00 presso il Conservatorio Monteverdi di Bolzano. Questa volta entrano in scena le percussioni con il gruppo ContTakt, costituito da Manfred Gampenrieder, Georg Mahlknecht, Philipp Höller e Christian Miglioranza. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Südtiroler Künstlerbund che ha commissionato quattro dei cinque i brani in programma, cinque prime assolute di altrettanti compositori di origini sudtirolesi.

Si comincia con il giovane compositore Felix Nussbaumer ed il suo brano Metakörper II, dove il ventunenne altoatesino prosegue la sua ricerca sui “metacorpi”, oggetti musicali che come molecole stimolano nella loro combinazione nuove forme, fino ad arrivare ad inediti punti di rottura.

Il secondo brano in programma è di un altro giovane compositore, il ventinovenne Manuel Zwerger. OHNE TITEL è un brano dal sapore minimalista, costruito sulla ripetizione di piccole particelle e con uno strumentario relativamente ristretto.

Luce. Suono. Materia – Invocazione a Phanes è invece la partitura di Alessio Ferrante commissionata dal Festival di musica contemporanea, ispirata ad un antico inno orfico dedicato a Protogono, conosciuto anche con il nome di Phanes, divinità primigenia della procreazione e dell’origine della vita nella cosmogonia orfica.

Anche Simon Öggl, originario di Silandro, classe 1995, propone un suo pezzo in prima assoluta, dal titolo Quarks. Vi si riconoscono molteplici influenze, dovute alla sua esperienza di produttore musicale che gli ha permesso di conoscere molti generi e stili, dai linguaggi storici all’avanguardia attuale, senza escludere la techno e il rock psichedelico.

Da ultimo ascolteremo touching, di Manuela Kerer, vera protagonista del festival di quest’anno. In questo pezzo la compositrice affronta gli strumenti da un punto di vista scientifico interrogandosi sulla natura della produzione del suono attraverso la percussione.

Per accedere ai concerti è necessario esibire un valido Green pass.