Bolzano, eletto il nuovo direttivo mandamentale dell’Unione

Presso la sede dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige a Bolzano si è recentemente tenuta l’annuale assemblea del Mandamento di Bolzano città. Al centro dell’assemblea l’elezione del direttivo mandamentale, che lavorerà a titolo onorario per l’Unione del capoluogo altoatesino per i prossimi cinque anni.
Complessivamente sono stati espressi 181 voti. In base al numero di voti ricevuti per i settori del commercio al dettaglio, all’ingrosso, della gastronomia e dei servizi sono stati eletti i seguenti rappresentanti: Simone Buratti,Thomas Rizzolli, Eva Ritter, Damian Alber, Thomas von Bosio, Jürgen Pfitscher, Paul Wojnar, Carlotta Bonvicini, Egon Thurner, Stefano Sartori, Mario Brazzo, Jan Mair e Daniele Vinante.
Nel corso della prima riunione costitutiva del nuovo direttivo verranno eletti il nuovo presidente ed il vicepresidente mandamentali. Come previsto dal nuovo Statuto dell’Associazione, la città di Bolzano, viste le sue dimensioni, da semplice gruppo comunale, diventerà un vero e proprio “Mandamento”.
I due fiduciari comunali uscenti, Thomas Rizzolli e Simone Buratti, hanno dato il benvenuto ai presenti per poi proseguire con un breve resoconto sulle attività degli ultimi anni. I temi cardine per le imprese collocate a Bolzano, la buona accessibilità e la mobilità all’interno della città, sia per le persone, sia per le merci. Inoltre, è di fondamentale importanza posizionare Bolzano come un’unità, e non come una città divisa in due parti, e rafforzare i singoli quartieri.
Il direttore dell’Unione, Bernhard Hilpold, che ha moderato l’assemblea, ha ringraziato tutti gli associati ed i funzionari a titolo onorario per il loro contributo. Ad oggi, più di 500 imprenditori sono impegnati nel sostenere i valori e la visione dell’Unione in tutto l’Alto Adige.

Foto, da sinistra: Thomas von Bosio, Damian Alber, Simone Buratti, Carlotta Bonvicini, Thomas Rizzolli, Jan Mair, Egon Thurner, Daniele Vinante, Mario Brazzo e Paul Wojnar (nella foto mancano Eva Ritter, Jürgen Pfitscher e Stefano Sartori)