“Bolzano dilata i suoi confini, un nuovo concetto di città intercomunale vasta”

All’officina urbanistica 39100 Bz, l’arch. Francesco Sbetti, già curatore del Masterplan del Capoluogo, introduce BZ+: ”Il progetto di area vasta consente di dare risposte interconnesse”.
“Bolzano è il capoluogo dell’Alto Adige, il nodo dove si concentrano la popolazione, i servizi, la produzione e ricerca e le principali funzioni di scambio. Funzioni che rappresentano il motore di tutta la provincia ma che producono congestioni e criticità sociali, ambientali e territoriali. Bolzano è problema, ma può essere anche la soluzione.
La mobilità delle persone e delle merci, la domanda e offerta di abitazioni, la dotazione e accessibilità ai servizi così come gli spazi per le funzioni economiche non sono risolvibili all’interno dei confini comunali, serve una nuova geografia di area vasta per poterle affrontare.
Superando la prospettiva, spesso utilizzata nel passato, di scaricare all’esterno dei confini comunali i problemi, il progetto di area vasta consente di dare risposte interconnesse mantenendo ogni nucleo le proprie caratteristiche e specificità e avere nella Bolzano dilatata quel nodo urbano e quel centro di cui tutta la provincia necessita.”
Questa la nota del Prof. Francesco Sbetti per introdurre il primo tema affrontato dal format 39100 Bolzano. Al workshop, ideato dall’associazione RESTART BZ e da Cooperdolomiti, hanno aderito con interesse diverse Istituzioni e importanti corpi sociali, per condividere un percorso partecipato di analisi e di possibili cure di una città che sente la necessità – oggi più che mai – di risposte adeguate ai bisogni della popolazione, dell’economia, del sociale e del sistema ambiente. È così che sotto il “cappello” 39100 Bolzano – Bozen si trovano, oltre le entità ideatrici, anche IPES, ACLI, INU, Coopagenda 2023, Consultecno Project, Aip2Italia e Arci Bolzano.
Nelle cinque conferenze aperte al pubblico del primo semestre del 2023 si cercherà di dare una lettura a sistema a importanti temi, quali la collaborazione strutturale tra comuni del fondovalle (la così detta “città vasta”), la casa, la mobilità e le strategie per una transizione ecologica; il tutto nel quadro di una collaborazione che le proponenti intendono rilanciare verso il Comune e i Comuni interessati, la Provincia e gli enti Strumentali del territori.
L’apertura dei lavori dell’officina delle visioni è prevista per giovedì 15 febbraio alle ore 18:00 presso la sala conferenze di Cooperdolomiti in via G.Galilei 2/E. La prima serata dal titolo, appunto, “Bolzano dilati i suoi confini, un nuovo concetto di città intercomunale vasta”, sarà moderata dall’arch. Gianni Sarti e vedrà la presenza del Prof. Federico Sbetti in qualità di curatore specifico. Al palinsesto, coordinato da Renato Sette ed Andrea Grata, sono stati invitati anche i rappresentanti politici del Comune di Bolzano nonché di otto Comuni confinanti (Laives, Appiano, Bronzolo, Vadena, Sarentino, Renon, San Genesio e Terlano). Il format è aperto ai cittadini che potranno assistere ai vari speech.

Foto, Francesco Sbetti – curatore scientifico, insieme all’arch. Andrea Boschetti, del format 39100 Bolzano – Bozen