Processionaria, il Servizio forestale consiglia di tenersi a distanza

La processionaria si sviluppa a carico del pino nero, del pino silvestre e dei cedri, dove forma i caratteristici nidi di seta bianchi, in climi miti e temperati. In Alto Adige, la Val Venosta è l’area in cui è più diffusa. Il suo sviluppo larvale comprende un totale di 5 stadi, alla fine dei quali forma la caratteristica processione verso il sito di impupamento. Queste larve pelose possono essere osservate in lunghe colonne. La processionaria non è un problema per gli alberi sani, ma il contatto con essa può avere conseguenze spiacevoli e, in alcuni casi, dannose per l’uomo e i cani.
“Invitiamo le cittadine e i cittadini e soprattutto i proprietari di cani a mantenere le distanze dalle processioni. I cani devono essere tenuti al guinzaglio, soprattutto in prossimità di pini e cedri, oppure ai primi tepori di fine inverno queste aree vanno evitate “, ha spiegato il Servizio forestale. La processionaria possiede peli urticanti che libera nell’aria quando si sente minacciata. È quindi consigliabile tenersi a distanza. Si dovrebbe anche evitare di calpestarla, poiché i peli urticanti che si spargono sono così leggeri che vengono trasportati dal vento. “I peli urticanti hanno un effetto simile a quello delle ortiche. In genere è sufficiente un trattamento con creme o antistaminici, ma i soggetti allergici possono dover ricorrere all’ospedale”, ha spiegato Alessandro Andriolo, esperto del Servizio forestale. 
Il trattamento aereo con un prodotto biologico viene effettuato come misura preventiva. “L’anno scorso l’abbiamo attuata con successo in Val Venosta. Tuttavia, queste misure sono costose e l’iter autorizzativo è complicato”, ha spiegato Andriolo. Nei casi in cui la processionaria viva nei pressi di asili, parchi giochi, scuole o case di riposo, una soluzione può essere la posa di trappole sul tronco che captano la processione deviandola verso un sacchetto riempito di materiale inerte.  Queste trappole sono disponibili presso i rivenditori specializzati. Per ulteriori informazioni, il Servizio forestale con i suoi organi periferici resta a disposizione.

Foto/c-ASP/Ripartizione Foreste