Momento difficile per i negozi altoatesini dopo il meteo difficile di maggio e inizio giugno. Confesercenti: “Poche vendite, magazzini pieni e tanto bisogno di liquidità. Incomprensibile la partenza ritardata dei saldi che crea nuovi ostacoli”.
Un meteo non propriamente estivo e i magazzini che faticano a svuotarsi. Non è facile la situazione in molti negozi bolzanini e a segnalare le criticità è l’associazione di categoria Confesercenti. Con un occhio preoccupato verso la data dei saldi estivi fissati in Alto Adige al 19 luglio contro la partenza nazionale di due settimane prima (6 luglio). Il commercio, in particolare nei settori abbigliamento e calzature, vive momenti di agitazione con interrogativi pesanti per il futuro.
“C’è un combinato disposto che, effettivamente, rende la situazione complicata” conferma la presidente di Confesercenti Elena Bonaldi. “Il tempo freddo e piovoso ha chiaramente rallentato le vendite che abitualmente avvenivano all’alba della stagione ad aprile o maggio. Così si è arrivati a giugno con rimanenze di magazzino (ma anche in esposizione) superiori rispetto al preventivato. Significa meno vendite e, quindi, meno liquidità per le attività che a questo punto ne hanno bisogno. C’è anche un problema di logistica perché chi ha un magazzino piccolo non può svuotarlo dalla merce estiva per fare spazio alle collezioni autunno-inverno che stanno già arrivando”. Ora che arriva il caldo torrido, però, l’innalzamento della domanda potrebbe essere improvviso e positivo? “Sì ma la data dei saldi nazionali è troppo vicina e spiazzante per i nostri operatori. Molti consumatori attenderanno il 6 luglio per fare acquisti online oppure comprare direttamente nei luoghi di villeggiatura. È utopistico credere che gli altoatesini attenderanno il 19 luglio chiudendo gli occhi dinnanzi alla tempesta promozionale che la data nazionale dei saldi scatenerà. Troveranno gli sconti facilmente online. Non solo, giugno e luglio sono tradizionali mesi di vacanza per i bolzanini e i meranesi. Perché qualcuno a Jesolo o a Villasimius in Sardegna dovrebbe evitare di fare shopping per aspettare di tornare a casa e acquistare nei negozi della provincia? Senza contare che ci sono tanti turisti, anche tedeschi, che continuano a chiedere ai negozianti quando partiranno le svendite. Da qualsiasi lato la si guardi questa scelta di posticipare la partenza dei saldi in Alto Adige è sbagliata”.
Posto che la forza del saldo, ormai, è prettamente di marketing (nel concreto molte attività iniziano con le promozioni interne ai negozi giorni prima) quale sarebbe la soluzione per Confesercenti? “Molto semplice. Mantenere una data unica, agganciata a quella nazionale, per partire tutti insieme sfruttando il traino delle campagne nazionali e eliminando tutti gli svantaggi che derivano da questo ritardo. I nostri negozi sono in difficoltà e così non li stanno aiutando”.