Nella giornata in cui si ricorda santa Chiara, ieri il vescovo Ivo Muser ha fatto visita al convento delle Clarisse a Bressanone, fondato attorno al 1235. Nell’incontro con le suore, il vescovo ha sottolineato la loro particolare vocazione nel mantenere viva la domanda di Dio.
L’11 agosto la Chiesa ricorda santa Chiara d’Assisi: per l’occasione domenica pomeriggio il vescovo Ivo Muser ha celebrato i vespri insieme alla comunità religiosa delle suore Clarisse di Bressanone. Nell’incontro monsignor Muser ha sottolineato l’importante ruolo delle Clarisse per la Chiesa: “Con la loro vocazione, mantengono viva una memoria molto speciale: la domanda di Dio, la questione più importante per la Chiesa. Tutto ciò che la Chiesa fa ha un solo scopo: mantenere vivo Dio nel nostro mondo”, ha detto il vescovo.
Il convento delle Clarisse a Bressanone è stata la prima sede delle consorelle di santa Chiara nel mondo di lingua tedesca: al 1236 risalgono le testimonianze di un convento di Santa Elisabetta a Bressanone. Oggi nel convento in via Roncato vivono 15 suore in stretta clausura. Secondo la leggenda, l’albero di pere nel giardino del convento delle Clarisse sarebbe cresciuto da un seme che santa Chiara inviò alle consorelle a Bressanone.
“Questo convento è stato fondato molti secoli fa, esiste ancora oggi e speriamo che continui ad esistere in futuro”, ha sottolineato il vescovo. “Per me la visita alle Clarisse nel giorno di santa Chiara, con la preghiera comunitaria e il momento conviviale, è stato un regalo speciale”, ha concluso Muser.
Foto, l’incontro del vescovo con le suore clarisse nel convento di Bressanone