In questi giorni in Italia sta dilagando una tematica sociale, da sempre motivo di discussione e contrasti a livello politico e non solo. Si tratta dell’annosa questione dello ius scholae, ovvero il riconoscimento del diritto ad essere cittadini italiani a condizione di aver frequentato e completato un ciclo scolastico di almeno cinque anni. La proposta di legge, avanzata nel 2022, consentirebbe ai minori stranieri nati in Italia, o arrivati prima dei 12 anni di età e residenti nel nostro Paese, di diventare cittadini italiani. Il dibattito politico, in questi giorni divenuto in toni accesi, sta raggiungendo anche le forze politiche del governo Meloni che non si trovano d’accordo con le dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri Antonio Tajani, che in occasione del meeting di Rimini ha preso una posizione risultata non conforme alla maggioranza. “Il mondo è cambiato: non sono un pericoloso lassista che vuole aprire le porte a cani e porci ma la realtà è questa” ha dichiarato Tajani che è tornato a parlare di diritto di cittadinanza. “Essere italiano, essere europeo, ed essere patriota non è legato a sette generazioni, ma a quello che sei tu”, ha detto il vicepremier dal palco del meeting di Rimini. “Non sono né un pericoloso sovversivo né un estremista di sinistra – ha voluto precisare– ma dico che bisogna guardare alla realtà per quella che è. Io insisto sulla formazione, sull’identità, sulla cultura, perché se tu accetti di essere europeo nella sostanza, sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa o verde, ma perché dentro di te hai quelle convinzioni, perché vivi quei valori”. Non appena appresa la posizione di Tajani sono iniziate le dichiarazioni contrarie da parte dei partner di Governo, tra cui quelle di Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato della Lega, che afferma: “L’insistenza di Tajani rischia di minare seriamente la stabilità del governo”. Insomma, sembrerebbe esserci un vero e proprio terremoto a palazzo Chigi in questi giorni grazie a Forza Italia, che chissà mai, porterà a una crisi di Governo? Staremo a vedere.