A 75 anni dalla sua prima edizione il Concorso Pianistico Internazionale F. Busoni sta per intraprendere un nuovo biennio. La fase di preselezione anche questa volta prende la forma del cosiddetto Glocal Piano Project che vedrà esibirsi i 120 pianisti in gara in alcuni showroom Steinway & Sons sparsi in tutto il mondo, dal 20 al 30 novembre 2024. A giudicarli sarà una giuria di sette pianisti impegnati in una importante carriera concertistica: Giuseppe Albanese, Jan Bartoš, Anna Gourari (presidente di giuria), Nicolas Namoradze, Alberto Nosè, Herbert Schuch e Zee Zee. I risultati saranno annunciati il 10 dicembre; le fasi finali del concorso si svolgeranno invece il prossimo anno dal 27 agosto al 7 settembre 2025 a Bolzano.
Nel 2020 il Concorso Pianistico Internazionale F. Busoni, tra le competizioni musicali più importanti e storicamente longeve al mondo, si è trovata di fronte alla necessità di trasformare la sua fase di preselezione a causa delle restrizioni previste dalla pandemia. Il concorso elaborò una brillante soluzione ai lockdown e alle difficoltà degli spostamenti internazionali: i candidati furono invitati a scegliere tra venti diversi luoghi sparsi per il globo in cui sostenere la loro prova, grazie alla collaborazione della Steinway & Sons che mise a disposizione allo scopo i suoi showroom. Le esibizioni dei partecipanti furono registrate e valutate poi da una giuria di qualità.
Questa modalità si è rivelata molto efficiente e più sostenibile anche da un punto di vista ambientale, garantendo meno spostamenti aerei, ma soprattutto ha permesso di aprire il processo di selezione ad un pubblico globale grazie allo streaming delle esibizioni – senza contare il fatto che il pubblico locale può presenziare alle prove presso gli showroom.
Quest’anno, a partire dal 20 novembre, questa terza edizione del Glocal Piano Project vedrà i 120 pianisti provenienti da tutto il mondo esibirsi in 12 città distribuite su tre continenti: Amburgo, Istanbul, Los Angeles, Madrid, Milano, Monaco, New York, Parigi, Seoul, Shanghai, Tokyo e Vienna. La scelta del luogo di esibizione dipende naturalmente dalla provenienza geografica dei partecipanti.
Grazie all’impegno della Steinway & Sons i giovani artisti avranno la possibilità di esibirsi tutti a parità di condizioni, sul modello di pianoforte gran coda D-274, il prodotto di punta del celebre costruttore di pianoforti. Ann-Paulin Steigerwald, responsabile della sezione “Concert & Artists” della Steinway & Sons si è espressa con entusiasmo a favore di questo progetto: “Il Glocal Piano Project si sposa alla perfezione con l’impegno della Steinway verso la musica, l’innovazione e il lavoro artistico. Dalla sua fondazione Steinway ha sempre avuto un occhio di riguardo verso le nuove generazioni di musicisti e perciò non possiamo che continuare a sostenere con soddisfazione questo progetto e le sue finalità”.
Un aspetto essenziale dell’iniziativa è naturalmente la registrazione delle esibizioni dei candidati, che prevede le stesse condizioni tecniche in tutte le location, con istruzioni estremamente specifiche relativamente alla quantità e posizionamento delle telecamere e dei microfoni. Il materiale audio e video viene poi editato da uno studio specializzato, naturalmente senza alcun tipo di taglio alla traccia audio. Il video così confezionato è poi pronto nel giro di due giorni per essere visionato sul sito www.busoni-mahler.eu dalla giuria e fruito dal pubblico, che anche quest’anno avrà la possibilità di esprimere le proprie preferenze. Fino a quattro candidati saranno infatti selezionati proprio grazie al voto esclusivo del pubblico.
I 120 partecipanti al Glocal Piano Project sono stati selezionati da 648 candidature provenienti da tutto il mondo, un numero record per il concorso. Sono tutti giovani pianisti e pianiste under 30, selezionati sulla base di un video di 15 minuti ed un esame del loro curriculum.
La giuria è composta invece da sette pianisti, tutti attivi come concertisti di fama internazionale. Sono Giuseppe Albanese, Jan Bartoš, Anna Gourari (presidente di giuria), Nicolas Namoradze, Alberto Nosè, Herbert Schuch e Zee Zee. Ognuno di loro valuterà i candidati in maniera indipendente ed i punteggi finali individueranno una rosa di 26 candidati ammessi alle fasi finali del concorso che si terranno a Bolzano dal 27 agosto al 7 settembre 2025.
Le finali prevederanno due fasi solistiche, una prova di musica da camera – che in quest’edizione vedrà la collaborazione del Simply Quartet, straordinario quartetto d’archi viennese) – e la Finalissima con l’Orchestra Haydn.
I premi in palio al concorso ammontano ad un totale di 60.000 euro, di cui il primo premio, il più importante e conferito dal Comune di Bolzano, consiste in 30.000 euro. Tuttavia, l’obiettivo di una competizione così impegnativa da un punto di vista tecnico e mentale non è il semplice premio in denaro. Il vincitore potrà infatti godere di un importante trampolino di lancio per la sua carriera grazie alla visibilità conferita dalla vittoria e agli ingaggi concertistici ottenuti grazie al lavoro della Fondazione Busoni-Mahler – l’attuale Premio Busoni Arsenii Moon si è esibito e si esibirà in circa 100 concerti nei 18 mesi successivi alla sua premiazione.
Il Concorso Busoni è stato fondato nel 1949 e fin dal suo battesimo ha potuto vantare personaggi molto illustri nella sua giuria, come Claudio Arrau, Wilhelm Backhaus, Alfred Cortot, Walter Gieseking, Dinu Lipatti, Arthur Rubinstein e Arturo Benedetti Michelangeli. In queste 65 edizioni e quasi ottant’anni di storia sono passati molti celebri pianisti anche sul podio del concorso, ad esempio Alfred Brendel, Martha Argerich, Jörg Demus, Louis Lortie, Lilya Zilberstein e Garrick Ohlsson.
Il Concorso Busoni fa anche parte dal 2007 della Steinway Prizewinner Concerts Network, grazie alla quale ben 14 premiati del concorso bolzanino hanno potuto esibirsi in otto paesi, in 25 sale da concerto internazionali.
Foto. Paris 2022@ Concorso Pianistico Internazionale F. Busoni