Habemus Papam 2013

Un gesuita diventa Papa

 I tempi cambiano, anche nella chiesa cattolica. Ora il successore di San Pietro è un argentino. Per tanti un papa dei poveri.

Dopo un conclave relativamente breve, è stato eletto papa l’argentino Jose Mario Bergoglio. Si chiamerà Francesco. Un nome alquanto insolito, anche se certamente incisivo e indicativo, soprattutto in considerazione della grande crisi economica attuale. Non un caso che il papa del momento si ispiri al grande santo della carità, san Francesco. Già molti fedeli si attendono segni di cambiamento, di innovazione come si suol dire. Il prof. Bergoglio, già arcivescovo di Buenos Aires, è il primo Pontefice sudamericano. Un uomo coltissimo, chimico, filosofo, fine teologo, di formazione spirituale gesuita di cui fa parte. Come noto da anni, grande oppositore del lusso e degli sprechi. Un uomo umile e dedito alla spiritualità. In Argentina è già molto popolare, soprattutto grazie al sostegno morale e spirtuale che dette alla popolazione durante la crisi argentina nel 2000. Indimenticabile quando nello stesso anno 2000 propose alla Chiesa argentina un atto di pubblica penitenza per le colpe commesse durante gli anni della dittatura. Così, a differenza delle tante chiacchiere e ipotesi sugli eventuali papabili diffusi nei giorni scorsi, lo spirito santo ha agito nuovamente indipendentemente. Alla fine la Chiesa è espressione di Dio, mai il contrario e l’elezione di Jose Mario Bergoglio ne è l’ennnesima conferma.