Lucas Recchione Gentzsch, architetto e pittore, benché emergente vanta già un interessante curriculum artistico. Nato negli Stati Uniti, completa gli studi di architettura in Germania. Come lui stesso racconta, per intrattenere i rapporti con gli amici e i familiari lontani ha scoperto l’utilizzo delle tecnologie digitali, come Skype e comunicazioni video. Forse è stato proprio questo ad ispirare il giovane nella sua ricerca artistica, considerando che nel processo materico della pittura propone un analisi di momenti particolari legati alle connessioni interrotte, distorte e frammentarie colte per via digitale. Un modo nuovo di intendere la pittura, autentico e profondamente esistenziale. I lavori di Recchione Gentzsch ci propongono un nesso fra noi e l’ambiente quotidiano in cui quotidianamente ci muoviamo. Certamente non si tratta di una mera rappresentazione di situazioni, ma del tentativo di distruzione delle immagini digitali. Con assoluta cognizione di causa l’artista coglie quel processo tecnologico, nonché dei media che quotidianamente alterano il nostro modo di scoprire il mondo e degli altri di percepirci. Difatti le interazioni umane sono fortemente condizionate dalle nuove tecnologie, in particolare dai social networks e in generale dal mondo di Internet. Questo e molto di più lo si può scoprire in una mostra dell’artista allestita presso la sala adiacente la hall dell’Hotel Aurora di Merano, dopo che l’artista recentemente ha partecipato ad un’importante collettiva presso lo Steghof di Naturno. Senz’altro un arricchimento per intenditori e non.