Sotto i portici di Merano sul lato del municipio purtroppo passa spesso inosservata un’opera d’arte molto interessate. Si tratta di un affresco sotto il portico dell’edificio del municipio che fa angolo tra via Portici e via Galileo Galilei. Sarà che la gente è distratta, spesso frettolosa, fatto è che poche sono le persone che si fermano ad ammirare un vistoso affresco di grande valore artistico. L’opera rappresenta San Nicolò, patrono di Merano. Oltre la mitra e la pastorale del vescovo, molto vistosi sono alcuni grappoli d’uva che molto probabilmente nell’immaginazione del pittore si legano alla città di cura. Non per niente, Albert Stolz, autore dell’opera, sullo sfondo dell’affresco colloca due simboli meranesi, il campanile del duomo e la polveriera sulla passeggiata Tappeiner.
Albert Stolz nasce a Bolzano il 19 novembre 1875. Era il più giovane di tre fratelli, anche loro pittori e figli di Ignaz Stolz senior, pittore-decoratore di Bolzano. Come pochi altri i tre fratelli Stolz hanno saputo incidere in modo determinante sul mondo artistico locale. Albert studia all’Accademia di Belle Arti di Vienna, dove ottiene anche diversi riconoscimenti importanti. Nel 1946 diviene primo presidente del Südtiroler Künstlerbund. Molte opere pubbliche ricordano l’opera artistica del maestro Stolz, come la Chiesa Parrocchiale di Sesto, la Chiesa Domenicale di Lienz e la Cappella Funebre presso il Cimitero di Merano. Ma anche molti edifici, soprattutto di Bolzano sono decorati con degli incantevoli affreschi del grande artista bolzanino. Assolutamente da ricordare la casa della farmacia Madonna, l’edificio in cui si trovava il ristorante ‚Zur weißen Traube’ in via Museo e altri ancora. Oltre ad affreschi Albert Stolz realizzò straordinari paesaggi, nonché disegni umoristici legati alla Grande guerra. Nel 1922 espone alla Mostra d’Arte della Venezia Tridentina a Bolzano e dal 1926 fino al 1936 presiederà diverse Biennali d’Arte a Bolzano. Un artista che ha saputo narrare la vita dei suoi concittadini con tutti i loro difetti e pregi, senza essere mai banale. Opere che meritano di essere ammirate ora e in futuro.
In foto: l’affresco sotto i Portici di Merano