Crisi climatica, agire con urgenza per evitare il peggio

In California la temperatura atmosferica ha raggiunto i 54 gradi e infuriano incendi boschivi incontrollati ovunque. Centinaia di persone muoiono in Canada a causa del caldo. 
Inondazioni in Germania distruggendo paesi e città. Più di cento sono i morti e ancora moltissime e oltre mille le persone disperse. Nubifragi violentissimi non sono più una novità anche in Alto Adige, dove il vento sradica gli alberi e solleva i tetti degli edifici.  
Gli scienziati, i climatologi in particolare, ci hanno avvertito per anni e ora stiamo solo iniziando a vedere le conseguenze della nostra condotta omissiva – afferma Zeno Oberkofler, attivista di Fridays For Future Southtyrol.  
Non voglio rassegnarmi al fatto che questi eventi meteorologici estremi diventino la norma, ma purtroppo non sarà così facile invertire gli 1,2° C di aumento di temperatura che abbiamo già causato con le nostre emissioni. La catastrofe climatica è già qui e per molte persone nel mondo significa già da anni siccità, inondazioni, povertà, sete e guerra – afferma ancora Oberkofler, che è certo che si potrebbe evitare che la situazione sfugga di mano, perché ci sono i mezzi per farlo. 
Ogni decimo di grado di aumento di temperatura decide quali libertà e quale margine di manovra avremo in futuro ancora per affrontare un pianeta in tempesta – spiega Oberkofler, specificando che solo l’uomo di oggi ha i mezzi di agire in modo utile a contrastare questa tendenza pericolosa.
Sono consapevole che quello che scrivo sembra drammatico, ma a volte bisogna dire le cose come stanno. Che molte persone siano preoccupate per il loro futuro e per quello dei propri figli è assolutamente comprensibile. Dobbiamo trarre energia da questa preoccupazione per cambiare insieme il sistema esistente. Un buon futuro è possibile se partecipiamo tutti nel costruirlo. Dobbiamo seguire la scienza ed accompagnare con politiche attive la transizione verso una società volta a produrre zero emissioni e più giusta – conclude Oberhofer.

Foto, Zeno Oberkofler